"La prospettiva delle tre zone sembra vissuta come una partita di calcio. Non è così. Le tre zone sono le modalità in cui, attraverso dei parametri oggettivi, si risponde allo stato di diffusione del virus. Ritengo che la Toscana abbia gestito in zona gialla facendo il suo lavoro. Qualsiasi sia la zona che sarà individuata farà altrettanto il suo lavoro, ma non consideriamole espressione di una partita". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, rispondendo a chi gli chiedeva se ci si potesse aspettare un passaggio della regione alla 'zona arancione'.
"Non faccio la lotta a essere la zona gialla, invece che arancione - ha proseguito Giani -. Sono meccanismi che prevedono la necessaria funzione di contenimento del contagio. Noi trasmettiamo i nostri dati, se il Cts ci classifica zona arancione, noi lavoriamo in quanto zona arancione per fare quel lavoro che spetta alla Regione, avere quell'offerta sanitaria sempre maggiore per poter superare la situazione d'emergenza".
"Il Dpcm - ha proseguito Giani - ha previsto una serie di atti amministrativi. L'atto per disporre le zone avviene almeno una volta alla settimana, previo decreto del ministro della Sanità sentito il presidente della Regione. Non è ancora passata una settimana. Non ho ricevuto nessuna segnalazione, nessuna telefonata. Quando arriverà la prenderò".
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