“Mercato delle Pulci: passare da Largo Annigoni e vedere ancora gli stand del mercato dell'antiquariato sotto il sole infuocato di agosto dopo il trasferimento da piazza dei Ciompi lascia senza parole.
La mancanza di rispetto per gli artigiani, le condizioni igienico sanitarie senz'altro non delle migliori, l'incertezza sul futuro del Mercato storico delle Pulci e della sua Piazza dei Ciompi sono la triste immagine di un'Amministrazione Comunale che offende la dignità del lavoro e mette in ginocchio un settore centrale per l'identità fiorentina". Lo dichiara la Consigliera Comunale Cristina Scaletti, de La Firenze Viva. "E c'è da sperare - prosegue - che almeno il ritorno in piazza dei Ciompi sia garantito, perché altrimenti a nulla sarebbero valsi i finanziamenti regionali specifici per la piazza e il suo mercato, la Maratona dell'ascolto che voleva il mercato in Piazza dei Ciompi, le drammatiche condizioni in cui versa il mercato in Piazza Annigoni, senza nessuna riconoscibilità, decontestualizzato, senza flussi e vessato da un clima impossibile. Se a questo si aggiunge che l'ipotetico riassetto delle aree mercatali annunciato dall'Assessore Bettarini prevede due criteri, uno per il centro storico e l'altro per i mercati rionali, quando l'Intesa Stato Regione esplicita chiaramente l'esigenza di un'applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale, si capisce bene che a Firenze la visione del commercio su area pubblica del Comune non è certo rassicurante. Plaudire alla Bolkestein e pensarla addirittura come un'opportunità come fa il Pd nel Comune di Firenze, in chiaro dissenso con la linea politica regionale dello stesso colore che giustamente con la recente approvazione di una mozione vuole estromettere il commercio su area pubblica dalla direttiva - conclude - la dice lunga sulle modalità di dialogo della politica del PD fiorentino sul tema dei mercati”.
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