La musica troppo alta "mette a rischio i marmi della basilica di Santa Croce". Questo l'allarme lanciato dal rettore della chiesa, padre Antonio Di Marcantonio, stamani a margine della prima udienza della causa civile intentata dai residenti della zona contro il Comune, per l'utilizzo 'eccessivò, sostengono i ricorrenti, della storica piazza per spettacoli e concerti. Il sacerdote, che figura tra i firmatari della causa, ha tra l'altro spiegato di aver allertato del pericolo arrecato dalla musica troppo rumorosa alla basilica "anche le sovrintendenze fiorentine". "Come questa pioggia di decibel fa male alle orecchie umane, allo stesso modo, attraverso le vibrazioni, rischia seriamente di danneggiare la basilica - ha spiegato Di Marcantonio - per ora la struttura regge - ha aggiunto - ma tutti i bassi rintronanti che, ad ognuno dei numerosi concerti che vengono allestiti in piazza fanno tremare persino le tavole di legno degli altari, potrebbero finire per causare un danno reale ai marmi della chiesa".
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