Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, replica alle dichiarazioni del vicepresidente della Mercafir Carlo Dianzani che ieri, anche in una video intervista esclusiva rilasciata a Il Sito di Firenze,
ha definito il bando per individuare il terreno dove eventualmente trasferire il mercato ortofrutticolo, emesso dal Comune, “un bluff”. “Sono inqualificabili” le parole di Danziani ha replicato Nardella, “mi aspetto una chiara smentita”. “Prima vediamo le offerte – ha sottolineato Nardella - poi si fanno le valutazioni. Non esiste però che si facciano valutazioni di quel tipo all'apertura delle buste”. Quelle parole sono “offensive per il lavoro che stiamo portando avanti nell'interesse della Mercafir e del Comune che – ha spiegato Nardella - sta utilizzando tutte le procedure e gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”.
Entro breve tempo, infatti, la commissione presieduta dall'Ing. Giacomo Parenti, responsabile unico per il procedimento che riguarda la proposta fatta da ACF Fiorentina per la costruzione del nuovo stadio (che prevede l'utilizzo di tutti i 48 ettari dell'area Mercafir), esaminerà i contenuti e irequisiti tecnici delle tre offerte pervenute al Comune. È indubbio che tra le offerte presentate manca quella di Unipol, proprietaria dei terreni in zona Castello che appaiono, scrutando il PRG di Firenze, gli unici rispondenti alle caratteristiche indicate dal bando emesso dalla Pubblica Amministrazione.
In un articolo a firma Ilaria Ulivelli pubblicato su La Nazione di oggi, si svela l'ubicazione e le caratteristiche dei tre terreni che hanno partecipato al bando. La Legnotan spa di Ponte a Egola offre un terreno di circa 6 ettari vicino al viadotto dell’Indiano; l’Immobiliare Centro Nord sas, dei Fratelli Casini ha messo sul piatto circa 30 ettari nella zona di Villa Montalvo (nel comune di Campi Bisenzio); la Fratelli Taddei sas propone un'area sufficiente come estensione, ma “probabilmente terreni che sconfinano nel Comune di Sesto Fiorentino”.
Dunque anche il principale quotidiano fiorentino dà ragione al vicepresidente di Mercafir: nessuno dei tre terreni proposti non risponderebbe alle caratteristiche imposte dal bando stesso. “L’avviso – si legge infatti sul bando - individua precise caratteristiche per il nuovo “Centro Alimentare Polivalente”, che dovrà essere ubicato nella parte settentrionale del territorio comunale, avere una dimensione dell’area pari a circa 15 ettari, con la possibilità di realizzare circa 65.500 metri quadrati di superficie utile lorda. Di questi, 30.000 metri quadrati da destinare a servizio mercatale, 28.500 metri quadrati ad attività commerciali all’ingrosso, industriale, artigianale, 3.000 metri quadrati a strutture commerciali e 4.000 metri quadrati per funzioni direzionali. Il nuovo spazio dovrà anche essere caratterizzato da facili accessi con le infrastrutture di trasporto, in particolar modo con l’autostrada”.
Vedremo quale sarà l'esito. Ricordiamo ai lettori che gli oneri per la ricostruzione del nuovo CAP (Centro Alimentare Polivalente) saranno a carico degli stessi grossisti e che una variante urbanistica del maggio 2012 indica il comparto nord dell'area Mercafir (nell'UTOE 10) come il sito ove ricostruire il mercato. A metà giugno è stato fissato un incontro tra il Sindaco Nardella e i vertici di Mercafir che hanno esaurito la pazienza e vogliono sapere una volta per tutte qual è il futuro dei mercati generali. I progetti per il nuovo CAP sono fermi da anni in un cassetto. Chi ha il coltello dalla parte del manico?
Donato Mongatti
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