Oggi, in occasione della presentazione alla stampa del rifacimento del manto erboso dello stadio Franchi di Firenze, il Sindaco Dario Nardella, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, è tornato a parlare del nuovo stadio della Fiorentina e le procedure legate alla sua possibile realizzazione.
Come oramai risaputo, nello studio di fattibilità presentato dalla Società viola nel luglio 2014, la ACF Fiorentina ha richiesto la disponibilità di tutti i 48 ettari della cosiddetta “area Mercafir”, andando di fatto a sfrattare i Mercati Generali che, secondo una variante approvata nel 2012, dovrebbero vedere la loro riqualificazione nel comparto Nord della stessa. Per far andare avanti l'iter il Comune ha emesso un bando pubblico per individuare un'area atta ad ospitare l'eventuale trasferimento dei Mercati Generali (il cui acquisto avverrebbe grazie alla monetizzazione da parte di ACF Fiorentina del comparto nord dell'attuale area mercatale). Tra le tre offerte pervenute soltanto una rispecchia parzialmente le caratteristiche richieste, ma lo scorso 16 giugno Nardella annunciò che "Unipol (il gruppo finanziario con sede a Bologna e proprietario dei terreni di Castello a Firenze9 ha presentato una memoria aggiuntiva ai ricorsi al TAR nella quale di fatto sostiene di essere l'interlocutore principale per l'individuazione di un'area che dovrebbe ospitare un nuovo mercato. Di fronte a questa presa di posizione – spiegò Nardella - ho dato mandato agli uffici di convocare Unipol, per chiarire quale sia la proposta della società in merito all'area nella quale ritengono si possa trasferire il mercato".
L'unica zona che soddisfa pienamente le richieste specificate nel bando è rappresentata dai terreni di proprietà della finanziaria bolognese. Essi, infatti, sono attigui all'attuale Mercafir e, in caso di trasferimento del CAP (Centro Alimentare Polivalente), rimarrebbero attigui alla Fruttital (zona a nord dell'area Mercafir che è già stata oggetto di riqualificazione).
“Sono in corso incontri e contatti tecnici tra i legali di Unipol e la Dirigenza del Comune. Noi – ha spiegato oggi il Sindaco Nardella – andiamo avanti nella ricerca dell'area e nell'approfondimento dei requisiti tecnici delle aree già individuate, che sono finalizzate ad ospitare i Mercati Generali, così da liberare definitivamente tutta l'area (l'attuale sede Mercafir, ndr). Nel frattempo non si ferma nulla: Fiorentina continua a lavorare sul progetto definitivo, il Comune continua a portare avanti gli atti che in base alle leggi regionali e statali devono essere adempiuti per passare dalla progettazione alla realizzazione dell'opera. Come ho già detto, entro ottobre presenteremo alla società Mercafir e ai fornitori la soluzione ai Mercati Generali”. “In questi ultimi mesi – ha concluso Nardella – non ho incontrato personalmente i vertici di Unipol, perché fino ad oggi non ce ne è stato bisogno: tutti i tecnici del Comune hanno la mia delega a lavorare con i loro responsabili”.
Tra Mercafir, Unipol, ACF Fiorentina e Comune di Firenze c'è l'incognita nuovo aeroporto. La realizzazione della nuova pista parallela all'autostrada, a causa delle norme sulla sicurezza di ENAC, andrà a limitare sensibilmente le possibilità di edificazione previste nella zona di Castello, ovvero proprio in quel lotto di terreni di proprietà della finanziaria bolognese. I 65.500 mq di SUL (superficie utile lorda) necessari per il nuovo CAP sono un'inezia rispetto alle centinaia di migliaia di metri quadrati che erano stati concessi su quei terreni prima che sorgesse il problema nuova pista. Ecco che finché non sarà ben chiaro cosa si potrà costruire e cosa dovrà rimanere non edificato, difficilmente si avrà l'assenso di Unipol per la cessione del terreno dove ricostruire il mercato fiorentino.
La questione, però, come ribadito oggi dal Sindaco Nardella, deve essere risolta entro ottobre. Già negli allegati alla delibera di Giunta dello scorso 7 gennaio, dove si dichiarava la pubblica utilità del progetto stadio (previa accettazione di tutte le prescrizioni) si leggeva che Mercafir S.C.p.A. si sarebbe aspettata un'individuazione “di un'area alternativa per lo spostamento del CAP entro il 31.12.2014” ed approvazione dello studio di fattibilità (relativo allo spostamento del CAP) “entro il 31.03.2015”. In caso di mancato rispetto di quanto sopra, Mercafir sosteneva che la ristrutturazione del CAP sarebbe dovuta riprendere “secondo le previsioni urbanistiche vigenti (Area Nord) e che lo studio di fattibilità del nuovo stadio possa procedere in altra area”.
Lo scorso 16 giugno i vertici Mercafir, a seguito dell'incontro col Sindaco Nardella e l'Assessore Perra, hanno accettato un rinvio rispetto a quanto sostenuto nel documento di sintesi della conferenza preliminare dei servizi. Difficilmente ad ottobre si accetterà di concedere altro tempo, come si dice a Firenze: siamo alle porte coi sassi. O si trova un'area entro ottobre che soddisfi Mercafir, o salta il progetto stadio.
Donato Mongatti
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