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Pubblicato e ritirato il bando

Palazzo Vecchio: “AAA cercasi fotografo gratis”, poi la retromarcia

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Proteste, tam tam sui social, petizioni e alla fine il Comune di Firenze, tramite una nota diffusa in serata, annuncia di aver annullato il bando per un fotografo per gli eventi della tradizione storica e popolare fiorentina.

Ad accendere le proteste dei professionisti dell'immagine il fatto che nell'atto si specificasse che il fotografo (con tanto di partita IVA) doveva assumere l'incarico “senza alcun costo a carico dell'Amministrazione comunale”, a ufo insomma, pur dando “la possibilità di prendere parte” agli eventi da seguire “senza limitazioni/accrediti che si rendono necessari in altro modo e specificamente senza alcuna limitazione d'accesso”. Tra gli altri “benefici”, si legge nel documento, la possibilità di “inserire” nel proprio curriculum la qualifica di “Fotografo ufficiale di eventi Tradizioni Popolari Fiorentine” nonché pubblicizzare tale ruolo con le modalità che riterrà più favorevoli alla propria attività, con le “eventuali limitazioni legali del caso”.

 

“Il compenso? La gloria. Il Comune Di Firenze - ha scritto nel pomeriggio un fotografo sui social - cerca un fotografo professionista per le immagini dello Scoppio del Carro e del Calcio Storico. Lo fa con un bando dove precisa che le foto devono essere 'senza alcun costo' a carico del comune. In cambio chi vince può scrivere sul cv 'Fotografo Ufficiale eventi Tradizioni Popolari Fiorentine'; in più avrà biglietti e accrediti per le manifestazioni e gli altri no?. Cosa ne pensano – interrogava il professionista – Associazione Stampa Toscana e Ordine dei Giornalisti Toscana e soprattutto i fotoreporter fiorentini che nella scorsa edizione del calcio storico erano relegati in un angolo peggio che in castigo? E soprattutto il responsabile del procedimento in questione, ossia la posizione organizzativa che ha in carico l'ufficio, accetterebbe di lavorare gratis mettendo sul curriculum che è responsabile dell'ufficio tradizioni popolari fiorentine?”.

 

La questione non è sfuggita nemmeno al consigliere Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra, che, prima della retromarcia di Palazzo Vecchio, ha diffuso un comunicato dove osservava “Che esca un bando per un fotografo ufficiale che possa seguire le partire del calcio storico e gli altri eventi organizzati dal Comune di Firenze nell'ambito delle tradizioni fiorentine non sarebbe una cattiva notizia ed anzi plaudiamo alla volontà di dotarsi di una figura professionale: quello che contestiamo pesantemente, non condividendo la scelta, e sulla quale la prossima settimana porteremo una interrogazione in Consiglio comunale riguarda la scelta di non pagare il lavoro professionale del fotografo”. “Il bando del Comune – ironizzava Grassi – assomiglia più ad un annuncio del tipo 'AAA Cercasi gratis professionista con partita Iva': cosa è? La nuova frontiera del Comune? Si dirà in difesa che potrà vendere le foto fatte in esclusiva ma anche su questo ci uniamo al coro sollevato da molti sui social di indignazione perché la vendita e l'uso a fini commerciali potrà avvenire solo dietro autorizzazione dell'amministrazione in via discrezionale. Significa che l'autorizzazione verrà concessa o negata in base alla simpatia? Oppure verranno usati criteri oggettivi?”. “Siamo particolarmente esterrefatti – sottolineava Grassi – perché emerge dal bando e dalle scelte del Comune, sia il non rispetto del lavoro che la mancanza di conoscenza e di valorizzazione della figura di fotografo relegata a semplice passione svolta gratuitamente anche se allo stesso tempo si chiede il possesso della partita iva ed una esperienza nel campo. Chiediamo al Comune – concludeva Grassi – di dimostrare la loro buonafede, di ammettere l'errore e di modificare il bando appena pubblicato”.

 

Detto fatto. Pochi minuto dopo il comunicato di Grassi, le agenzie uscite in merito, e la protesta dei professionisti che quotidianamente raccontano con i loro scatti quello che accade a Firenze, è arrivata la retromarcia del Comune che in una stringata nota ha annunciato: “L'Amministrazione comunica che è annullato il bando per la nomina del fotografo ufficiale delle tradizioni popolari pubblicato sulla rete civica del Comune venerdì scorso”.

 

D.M.

 

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