"Salviamo Turtle House", anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce all’appello lanciato da Teresa Pisanò, insegnante, viaggiatrice e blogger, per salvare la casa di Bangkok dove Tiziano Terzani ha vissuto e scritto “Un indovino mi disse”. La casa, spiega Teresa nella sua petizione su change.org «ha vita breve e presto scomparirà sotto le ruspe per far posto ad un anonimo palazzone di cemento».
«Ci uniamo all’appello – spiega Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – perché un gesto di questo tipo va contro tutto quello che la nostra rete di case museo porta avanti, ovvero salvaguardare il patrimonio rappresentato dai luoghi che hanno fatto da cornice alla vita e all’opera dei grandi personaggi italiani e stranieri nel nostro Paese. Tiziano Terzani è stato un personaggio chiave e ispiratore; cancellare la sua casa significa cancellare un pezzo di storia».
«Come associazione che si occupa di tutelare le case dei grandi personaggi – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione – siamo ovviamente sensibili a notizie come questa. Permettere che la casa di Terzani venga abbattuta sarebbe un grave errore. Per il suo valore architettonico ma soprattutto per il suo valore simbolico crediamo che dovrebbe essere valorizzata e riconvertita in un luogo fruibile da tutti e da cui tutti possano trarre una crescita culturale».
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