L'opposizione di Sel anticipa la sfida Renzi-Vendola

Domani giornata di Consiglio Comunale. Dopo la nomina di Caterina Biti come assessore all’Ambiente e l’entrata tra i banchi del Pd di Vannucci di lunedì scorso, domani un altro cambiamento verrà ratificato nell’assisse del Salone dei Duecento: il passaggio di Sel all’opposizione e con in più un nuovo rappresentante; durante la settimana è arrivata la ‘sfiducia’ a Eros Cruccolini, troppo colpevole per il partito quella sua astensione alla privatizzazione di Ataf,  al suo posto gli è stato preferito Tommaso Grassi che  invece da sempre tira dritto in ‘direzione ostinata e contraria’ a Renzi.

Proprio durante la scorsa seduta, Cruccolini in odore di ‘estromissione’ ha accusato Grassi di fare un’ opposizione non politoca ma ‘a priori’. L’ex capogruppo di Sel dalla sua ha deciso di rimanere in maggioranza.
Il Pd intanto non perde tempo e attacca l’ex alleato “Nel vedere i comportamenti e i contenuti di Sel ho la sensazione che abbiano perso un po` la bussola della politica” dice Francesco Bonifazi definendo il comportamento dei vendoliani “utilitarista": dove perdevano la rappresentanza hanno preso un consigliere da un altro gruppo, dove hanno un presidente vogliono mantenere il
posto”. Bonifazi si riferisce alla presidenza del Q4 che, in barba alle nuove scelte, resta saldamente in mano a Giuseppe D’Eugenio.
Opposizione in Consiglio ma la poltrona nel Quartiere resta: le due cose non sono direttamente dipendenti né per Leonardo Pieri, responsabile Enti locali di Sel, né per lo stesso D`Eugenio: “Io mi sento nel centro sinistra  - dichiara - e Sel lavora per il centro sinistra.
Sulla vicenda si è espresso anche un collega di D’Eugenio, Federico Perugini vice del Q5 ed esponente dell’Idv.
“La scelta di Sel di passare all'opposizione dell'amministrazione Renzi, rischia di provocare ripercussioni sulla tenuta della maggioranza nei consigli di quartiere, auspico quindi da parte dei consiglieri dei quartieri di Sel  che confermino la scelta di Governo e non seguano il loro partito all'opposizione”. “Quella di Sel  - prosegue Perugini - a mio avviso è una scelta politica che nulla ha a che vedere con l'amministrazione Renzi, ma riflette la politica nazionale. L'obbiettivo è sfruttare Firenze come cassa di risonanza per una eventuale sfida Renzi-Vendola alle primarie del centrosinistra.  Infatti Sel ha accettato lo scorso anno il voto favorevole al piano strutturale, dimostrando di condividere con Renzi l'idea di città.Oggi si pone all'opposizione strumentalizzando la vicenda Ataf, adoperata come pretesto per collocare il partito a sinistra. Sel dimostra di essere un movimento fondato sul carisma del leader e non un partito. L'Italia dei Valori ha dimostrato invece coerenza e responsabilità, confermando la scelta del centrosinistra ed il conseguente sostegno all'amministrazione Renzi, con la quale condividiamo l'idea di città”.
Infine Perugini conclude: “Condivido l'appello del consigliere di Sel Grassi ad una parte dell'IDV ad aderire a Sel. Chi non ha la volontà di compiere lo sforzo della sintesi è meglio faccia una scelta più in linea con le proprie idee e la smetta di strumentalizzare l'amministrazione Renzi”.