Consiglio comunale infiammato quello che ha chiuso il 2015 di Palazzo Vecchio. Al centro del dibattito dell'assemblea cittadina lo scandalo Indiano, sollevato dal quotidiano Libero, che ha portato alle dimissioni la consigliera d'amministrazione di Firenze Fiera nominata proprio dal comune, Luisa Chiavai Nocentini. Assente il sindaco Dario Nardella, è stato l'assessore al patrimonio Federico Gianassi (Pd) a dover riferire sulla questione Fani-Nocentini, ed ha ribadito “la “correttezza” dell'amministrazione. “Non c'è stato nessun trattamento di favore per l'aggiudicazione della Casina” ha dichiarato Gianassi nel suo intervento “ma Fani e Nocentini dovranno assumersi la responsabilità delle loro dichiarazioni nelle sede competenti”. Gianassi ha anche specificato che “non esistono omaggi floreali per Luisa Chiavai Nocentini”. Ma l'assessore al Patrimonio ha parlato anche dell'ippodromo de Le Mulina dove il “comune ha avviato la decadenza ma il gestore ha dato disponibilità a rientrare del debito”.
Quel gestore che nei fatti si chiama Guo She Zheng detto “Lorenzo” accompagnato da Oliviero Fani, che oltre alle sue quote ha anche intestato il 3% al Centro Ippico Toscano, Marco Talluri, imprenditore e nipote di Luisa Chiavai Nocentini, oltre al fratello di Lorenzo Zheng, Paolo, ed ad una fantomatica società con sede ad Honk Kong, la Asia mine Ltd.
Durissima tutta l'opposizione, da Francesco Torselli di Fdi che ha denunciato per primo politicamente lo scandalo in corso alle Cascine fino alla richiesta di una commissione d'indagine sul Masterplan del polmone verde di Firenze proposta dal consigliere Tommaso Grassi, capogruppo di Sel-Firenze riparte a sinistra. Torselli, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, ha chiesto “di fare chiarezza su quanto accaduto” spiegando come “l'ippodromo e la casina dell'indiano siano separati fino ad un certo punto”, perchè “Fani è lo stesso che nel video incriminato chiedeva soldi e regalini” e che “è dentro la Pegaso Srl che gestisce le Mulina”. E sull'ippodromo Torselli vuole "chiarezza assoluta". Il consigliere di Fratelli d'Italia non ci sta e attacca duramente l'amministrazione. “Com'è possibile?” si domanda, “queste persone hanno offeso tutta Firenze” e “il comune dov'era?”.
Vanno giù duri in aula Grassi, “Il parco delle Cascine dopo 3 anni dal piano Renzi? Una scommessa persa e un sogno infranto”, Noferi (M5S) che si è detta “stufa di sentire dire che questa è un'amministrazione trasparente”, mentre per Cellai (Forza Italia) “è evidente ciò che è accaduto e l'amministrazione dovrebbe spiegare le ragioni della scelta di Nocentini dentro Firenze Fiera”.
Vari interventi anche all'interno del Partito Democratico con Ricci che ha parlato “di un intoppo che non può fermare il buon lavoro fatto”, mentre Falomi e Albanese hanno parlato di un'amministrazione “per nulla scalfita da questo caso”. Chissà. Intanto il sindaco Nardella ha preferito mandare avanti un assessore. Per ora, forse. Perchè quel parco magnifico nasconde segreti e malaffare.
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