Fiorentina e Udinese, sono squadre che si equivalgono e, semmai così non fosse, la bilancia della qualità penderebbe dalla parte viola. Eppure l´Udinese ieri ha steso la Fiorentina, altro che "episodi" come dice Mihajlovic. La sensazione è che i friulani manco abbiano spinto più di tanto una volta consolidato il loro vantaggio.
Dicevamo del poco che ci corre tra gigliati e bianconeri. Poco, ma una cosa si: l´allenatore. Di là un antipatico competente, Guidolin. Di qua un antipatico (a noi lo è, ma magari ad altri no) che per ora non ha dimostrato grandi doti di tecnico. E´ proprio quando c´è equilibrio che conta di più l´abilità di un allenatore, resta discussa nel mondo pallonaro la famigerata "percentuale", quanto contano davvero gli allenatori? La risposta potrebbe essere che il contributo della panchina è inversamente proporzionale al tasso tecnico della squadra. Proviamo a spiegarci: più sono scarsi gli uomini più conta quanto corrono (quindi quanto bene sono preparati), più conta come sono messi in campo (schemi e lavoro tattico settimanale), più conta come li sai giostrare durante una partita (i benedetti cambi). Man mano che cresce la qualità più si automatizzano i meccanismi di gioco e più le gare vengono decise dai colpi dei campioni. Ecco gli "episodi"! E´ così? Forse. Forse le grandi squadre han più bisogno di gestori di uomini, di psicologi, di selezionatori, che di allenatori. Forse. In ogni caso, e torniamo a bomba al nostro tema, più le squadre contrapposte si equivalgono, maggiori sono le responsabilità di un allenatore. Quello della Fiorentina si chiama Mihajlovic ed è sulla panchina viola per grazia ricevuta. Troppo cattivi? E allora rispondete alla domanda: in quante altre squadre l´attuale tecnico viola sarebbe sopravvissuto alla scorsa deludente stagione? Ma la Fiorentina è più saggia, dirà qualcuno. E infatti si tiene Mihajlovic. Un tecnico che fatica ad appartenere alla categoria dei "tecnici da gioco" e che forse partecipa di più a quella dei "tecnici gestori". Un´altra divisione che ci sembra di poter fare nel mondo del calcio. L´anno passato Mihajlovic ha avuto degli alibi. Insomma c´erano delle scuse per la mancanza di gioco e la scarsità di risultati. Quest´anno però la musica è cambiata, la Forentina ha buona qualità, ha ricambi, in sintesi è una squadra che deve centrare i propri obiettivi. Certo a Udine si può pure perdere, ma non così. A tecnici invertiti, lo affermiamo ben consapevoli che mai esisterà la prova, non sappiamo come sarebbe stato il risultato finale, ma sappiamo che la tenzone non si sarebbe dipanata come invece è stato. A tecnici invertiti la Fiorentina se la sarebbe per lo meno giocata. Lo dicemmo in tempi del tutto non sospetti nel corso dello scorso campionato e poi con altrettanta forza a giugno scorso, figurarsi se temiamo di ribadirlo oggi: il limite di questa Fiorentina ci pare sia proprio il suo allenatore.
Stefano Prizio
Fonte: ViolaGol.com
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