Tortelli, pappardelle, minestre e zuppe: sarà una Toscana raccontata attraverso i primi piatti della tradizione, quella che uscirà dalla sfida lanciata dalla Regione con il concorso "Primi di Toscana".
Un'iniziativa finalizzata a testare le conoscenze acquisite dagli studenti degli Istituti alberghieri attraverso le esperienze di alternanza scuola-lavoro e, nello stesso tempo,a valorizzare il patrimonio delle risorse del territorio e la promozione della tipicità dei prodotti agroalimentari toscani.
"E' una iniziativa che guarda alla scuola, ma anche al mondo del lavoro - spiega l'assessore all'istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco - che vuole non solo incrementare la promozione tra gli studenti del patrimonio enogastronomico territoriale, attraverso un momento di aggregazione e di riscoperta della cultura del cibo, ma anche una sorta di "passaggio di testimone" tra gli operatori attivi nel campo della ristorazione e gli studenti degli istituti alberghieri, mettendoli in contatto con le più importanti realtà del settore".
L'iniziativa prevede diversi passaggi. Le scuole che possono partecipare alla gara, infatti, sono quelle che hanno aderito al protocollo sottoscritto lo scorso anno con la Regione per attivare percorsi di scuola lavoro.
Oltre agli istituti alberghieri, ad essere coinvolti sono anche gli istituti agrari, anch'essi firmatari del protocollo, che potranno fornire gli ingredienti utilizzati dai ragazzi nella preparazione dei piatti.
Gli alunni del IV° e del V° anno del corso di enogastronomia che parteciperanno, individueranno a livello locale il primo piatto da realizzare nella gara finale e avranno l'occasione di utilizzare le capacità tecnico-professionali acquisite durante il percorso scolastico e le capacità trasversali acquisite durante l'alternaza scuola-lavoro. Ai ragazzi degli alberghieri spetterà il compito di selezionare gli ingredienti di qualità del territorio.
I primi piatti sui quali gli allievi degli Istituti alberghieri sono chiamati a sfidarsi sono minestre e zuppe, piatti forti della tradizione rurale toscana, ricette di una volta che fungevano da piatto unico fra le classi meno abbienti della popolazione. Anche la pasta, rigorosamente fatta a mano e condita secondo tradizione, ha una posizione privilegiata sulle tavole della Toscana.
I prossimi step dell'iniziativa prevedono che entro il 30 novembre 2017 gli istituti alberghieri mandino alla Regione la loro candidatura. Successivamente le stesse scuole selezioneranno, attraverso eventi locali organizzati ad hoc, il primo piatto da eseguire alla prova finale. Quest'ultimo dovrà essere prescelto entro la data del 3 aprile 2018 e la gara finale si svolgerà nel mese di maggio 2018.
I primi piatti preparati dagli alunni e i vini proposti in abbinamento daranno così vita a un vero e proprio mosaico delle tradizioni locali toscane. Ciascun istituto alberghiero consegnerà la ricetta dettagliata del piatto eseguito consentendo così che l'insieme delle ricette possa essere raccolto in una specifica pubblicazione.
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