Torna all'ergastolo Giovanni Sutera, l'esponente di Cosa Nostra, finito in carcere nell'inchiesta fiorentina sul Caffè Curtatone per un presunto traffico internazionale di stupefacenti. Sutera fu condannato "al fine pena mai" per l'omicidio della 17enne Graziella Campagna, avvenuto nel 1985, e a 25 anni per l'omicidio del gioielliere fiorentino Vittorio Grassi, ucciso nel 1982.
Quando il boss palermitano uccise Graziella, era latitante per l'omicidio, tre anni prima, di Vittorio Grassi, il gioielliere di via Datini a Firenze, per cui è stato condannato a 25 anni, dopo venti anni di processi.
L'esecuzione della giovane siciliana colpì per la sua crudeltà, infatti, non risparmiò la giovane lavandaia, colpevole soltanto di aver trovato un'agenda compromettente in una giacca.
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