La Procura Distrettuale Antimafia di Firenze ha messo a segno un'operazione antidroga nei confronti di un'associazione specializzata nel traffico di marijuana tra Spagna e Italia. Quattro persone sono state arrestate tra le province di Firenze e Bergamo ed in Catalogna. "Due esponenti di Cosa Nostra, perché tali sono, avevano acquistato un bar nel centro di Firenze e intanto si dedicavano al traffico di stupefacenti". Lo ha detto il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, spiegando i dettagli dell'operazione.
Le indagini hanno permesso di documentare come due fratelli siciliani, Renato e Giovanni Sutera, titolari di fatto del noto bar Curtatone, nel centro di Firenze, abbiano preso parte con il ruolo di finanziatori ed organizzatori ad un'associazione finalizzata alla coltivazione, in Spagna, di ingenti quantitativi di marijuana da importare e commercializzare in territorio nazionale.
In corso perquisizioni nei confronti di 11 indagati, ritenuti responsabili di trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta, in relazione all'intestazione a prestanome del bar Curtatone, e al fallimento di varie società create negli anni per la gestione dell'esercizio commerciale.
Le indagini sono state avviate nel dicembre del 2016, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppina Mione e condotte dal Reparto Operativo dei Carabinieri.
Nel corso dell’indagine sono stati ricostruiti gli spostamenti di Renato Sutera in Spagna, dove ha preso parte in prima persona all’organizzazione dell’attività di produzione della droga nell’area di Calafell, vicino a Tarragona, con Ruben Crespo Guerra, considerato "pericoloso pregiudicato di Valladolid con precedenti penali per omicidio, rapina e traffico di stupefacenti".
Nei confronti dello spagnolo il provvedimento di custodia cautelare è stato eseguito con il supporto del Mossos d’Esquadra, la polizia catalana. Il quarto destinatario del provvedimento è l’albanese Pavlin Delia, residente a Cenate di Sotto (Bergamo), emerso dalle indagini quale destinatario finale di parte dello stupefacente che sarebbe stato prodotto.
Il 22 giugno 2017 le forze di polizia spagnole hanno sottoposto a sequestro, a Calafell, una piantagione al coperto di cannabis sativa riconducibile agli indagati. Perquisizione anche nei confronti di undici indagati, nei cui confronti vengono contestate le ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, infatti, i fratelli Sutera avrebbero costituito società commerciali fittizie, intestate a prestanome, così schermando la titolarità e comunque la disponibilità effettiva del bar Curtatone, provocando il fallimento di queste società, omettendo sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte e, con il concorso dei prestanome, sottraendo i libri e le scritture contabili delle società. G
Giovanni Sutera era sottoposto alla liberazione condizionale, in quanto condannato all’ergastolo poiché autore dell’omicidio di un gioielliere fiorentino e di quello della 17enne Graziella Campagna, avvenuto in provincia di Messina nel 1985.
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