Svolta giudiziaria nel caso di Malika Chalhy, cacciata di casa dalla famiglia perché omosessuale. Infatti la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta per violenza privata, dopo la denuncia della 22enne di Castelfiorentino.
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"Dicono che faccio schifo - aveva raccontato la giovane denunciando i genitori. - Non accettano il fatto che io ami un'altra donna. Hanno cambiato la serratura". La madre aveva commentato la vicenda così: "Per me mia figlia è morta, meglio drogata che lesbica".
La notizia dell'apertura di un'inchiesta è stata riportata da alcuni quotidiani e arriva dopo la denuncia della 22enne per violenza privata e inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. Sulla base della denuncia presentata dalla giovane ai carabinieri della compagnia di Empoli (Firenze) il pm Giovanni Solinas ha delegato accertamenti per stabilire se siano stati commessi reati.
Sdegno unanime e grande solidarietà da ogni parte d'Italia, moltissimi anche i personaggi famosi che hanno rivolto parole di conforto alla giovane. Poche ore fa, infatti, Fedez ha postato alcune storie che riprendono il video in cui Malika fa sentire le registrazioni vocali della madre che la minaccia di strapparle il cuore, le dice di fare schifo e di non farsi più vedere. Il rapper e marito di Chiara Ferragni ha commentato la vicenda definendola vergognosa.
Stessa posizione per Elodie, intervenuta tra le sue storie di Instagram, postando il link in cui mostra una raccolta fondi, promossa dalla cugina della 22enne, per ricostruire un futuro a Malika.
La cifra della colletta ha già raggiunto oltre 20000 € ma è destinata a crescere esponenzialmente data la gravità e la grande esposizione mediatica della vicenda.
Nelle settimane in cui si discute del Ddl Zan, queste sono le storie che ci devono spingere con decisione e con tutta la forza, non solo a proteggere e tutelare queste persone con tutti i mezzi a disposizione, ma anche a non permettere più ulteriori slittamenti all'approvazione di questa legge. Non ci sono cose più o meno urgenti quando si parla di DIRITTI e della vita delle persone.
Non sono concesse deleghe di fronte alla violenza sovrumana e feroce di tali azioni e comportamenti. Troppe "Malika" non tutelate ogni giorno, troppe vite spezzate, distrutte e calpestate, solo per aver avuto il coraggio di scegliere chi AMARE.
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