Tensione e scontri tra polizia e manifestanti contro la Leopolda di Matteo Renzi in centro a Firenze.
Ai gruppi organizzati sotto lo slogan "Firenze dice no" è stato impedito, già nei giorni scorsi, dalla Questura di arrivare in prossimità della Stazione Leopolda. Dopo la concentrazione avvenuta in piazza San Marco, a circa due chilometri da dove si svolge la kermesse renziana, i manifestanti, circa mille, hanno tentato di varcare il centro fiorentino ma sono stati fermati in via Cavour all'angolo con piazza San Marco dove è iniziato un lancio di bottiglie, fumogeni e bombe carta. Da qui si sono innescate le cariche delle Forze dell'Ordine e gli scontri che hanno causato contusi da entrambe le parti. In una seconda carica della Polizia sono stati impiegati anche i lacrimogeni (vedi foto tratta dalla pagina FB "Firenze dice no").
La manifestazione era stata vietata dalla Questura fiorentina, ma gli organizzatori, ieri, avenano annunciato l'intenzione di sfilare per le vie di Firenze fino al luogo della kermesse ignorando il provvedimento.
La notizia degli scontri è arrivata anche al Sindaco di Firenze Dario Nardella che condanna la violenza: "Manifestare è un diritto ma usare la violenza e attaccare la città solo per avere visibilità è meschino e vergognoso. Giù le mani da Firenze" - ha scritto su Twitter, e poi ha aggiunto: "Persone incappucciate che usano violenza contro la città sono inqualificabili. Dire no è legittimo, sfasciare Firenze è inaccettabile".
Intanto il PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano), presente alla manifestazione con sostenitori e simpatizzanti, ha diffuso un comunicato stampa che riportiamo di seguito:
"Il divieto della manifestazione di Firenze per il NO e le cariche poliziesche per proteggere la banda neofascista di Renzi riunita alla Leopolda, richiamano alla mente quello che avveniva sotto la dittatura fascista di Mussolini contro i suoi oppositori.
Gli antifascisti che si sono riuniti in piazza San Marco, in particolare i giovani che hanno tenuto coraggiosamente testa alla polizia, meritano il ringraziamento e l'appoggio di tutte le forze antifasciste, anticapitaliste, antirenziane e contrarie alla controriforma costituzionale che mira a completare il regime neofascista perseguito dalla P2.
Non abbandoniamo la piazza. Rafforziamo l'unità antifascista. Propagandiamo a tutta forza il NO. Seppelliamo sotto una valanga di NO il nuovo duce Renzi e la sua politica capitalista, neofascista, interventista, antipopolare e antisindacale."
Firenze, 5 novembre 2016, ore 17.35
Foto dal web
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