L’azione della Guardia di Finanza di Firenze, a contrasto della produzione e commercio di prodotti contraffatti o non in regola con le norme sulla sicurezza che vanno ad alimentare il mercato della contraffazione, ha portato, nei giorni scorsi, a 2 interventi che hanno permesso di sottoporre a sequestro oltre 8.000 oggetti contraffatti e di individuare lavoratori in nero, di cui 4 clandestini, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 3 persone di origine cinese.
Nel primo intervento, i Finanzieri del Gruppo di Firenze, congiuntamente al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’A.S.L., hanno controllato 3 capannoni ubicati in Campi Bisenzio, località Ponte all’Asse e Tre Ville, dove operavano 5 ditte, gestite tutte da soggetti di etnia cinese, che confezionavano borse, accessori e capi per l’abbigliamento.
Gli immobili erano stati suddivisi in distinti settori, ognuno occupato da una ditta e, al momento dell’accesso, sono stati identificati 53 lavoratori di origine cinese che, dai successivi controlli, sono risultati: 20 completamente “in nero”, di cui 4 clandestini; 29 irregolari.
2 datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di impiego di manodopera clandestina (ex art. 22, c.12, D. Lgs 286/98).
L’Ispettorato del lavoro ha emesso 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14, del D.lgs. 81/2008 (impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all’atto del controllo). Inoltre, sono state constatate sanzioni amministrative per complessivi euro 70.400.
L’Azienda Sanitaria Locale fiorentina infine, provvederà a comminare le relative sanzioni per illeciti amministrativi vari, per la mancanza della sicurezza dei macchinari e la scarsa igiene dei luoghi di lavoro, nonché per la presenza di due locali adibiti rispettivamente a dormitorio e cucina.
La seconda attività di servizio, condotta sempre dai finanzieri del Gruppo di Firenze, ha portato al sequestro di 8.000 borse contraffatte “Ferragamo” e “Chloè” presso due capannoni siti in Sesto Fiorentino - località Osmannoro - dove un cittadino di origine cinese stoccava e vendeva all’ingrosso accessori moda, di buona qualità, provenienti dalla Cina.
Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Firenze per i reati di contraffazione dei marchi registrati e per ricettazione.
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