"Il girone di Confederations cup in cui e' inserita l'Italia ritengo sia molto impegnativo ma credo che questo sia anche un vantaggio in prospettiva futura, perche' affrontare certe squadre permette di evidenziare anche alcuni aspetti importanti. Anche gli avversari che incontreremo si devono preoccupare, perche' affrontare l'Italia e' sempre complicato, soprattutto nelle competizioni internazionali dove e' storicamente difficile". Lo ha detto il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella, intervenuto a un convegno dedicato alla partecipazione della Nazionale italiana alla 'Fifa Confederations cup 2013', che si e' svolto presso la Biblioteca degli Uffizi a Firenze. "Sicuramente e' stato fatto un grande lavoro da parte del ct che con la sua competenza, con il suo equilibrio ha dato regole per permettere ai giocatori che convoca di responsabilizzarsi- ha aggiunto Vincenzo Montella -. E' una Nazionale anche molto giovane, con giocatori pero' che hanno gia' esperienza come Balotelli, El Shaarawy e De Sciglio, che sicuramente diventera' un buonissimo giocatore. Questa Nazionale e' il giusto mix fra esperienza, spensieratezza ed equilibrio. La cosa confortante e' che la difesa e' composta da giocatori che giocano nella stessa squadra e da tanto tempo insieme. A centrocampo ci sono tante alternative, aggiungendoci gente come Aquilani e De Rossi che non avevo citato. Al completo questa Nazionale, in cui tanti italiani si stanno identificando, sono sicuro ci dara' delle soddisfazioni". Il tecnico della Fiorentina ha anche parlato del 'collega' e mister azzurro Cesare Prandelli. "Credo che fare il ct di una nazionale ed il tecnico di un club siano due esperienze diverse, che facciano bene entrambi nella formazione di un allenatore - ha sottolineato ancora Vincenzo Montella -. Non e' l'aspirazione attuale la Nazionale per un allenatore giovane come sono io, perche' il vivere la squadra giorno per giorno permette di mettere in pratica le proprie pratiche di lavoro. Sarebbe pero' un sogno per qualsiasi allenatore, calciatore, partecipare alla Nazionale ma non credo sia il mio momento, perche' devo dimostrare di essere ancora un allenatore a tutti gli effetti, e solo il tempo dira' se saro' all'altezza in futuro della panchina della Nazionale italiana". Montella ha anche parlato di Mario Balotelli, protagonista nell'ultimo periodo sia con la maglia del Milan che con quella della Nazionale italiana. "Credo che Mancini al City non se ne sia privato a cuor leggero, forse quello non era per lui il posto per esprimersi al meglio. Ora sicuramente il Milan lo e', per tanti risvolti, approcciandosi con il massimo delle motivazioni in questa nuova esperienza, e volendo dimostrare principalmente qualcosa anche a se stesso. Balotelli e' talmente bravo che puo' giocare in qualsiasi modo. E' il prototipo del centravanti moderno. E' giovanissimo ed ampissimi margini di miglioramento".
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione