“Ci preoccupano le molte problematiche riguardanti la costruzione del nuovo inceneritore nell’area urbana fiorentina.
Ci domandiamo ancora adesso, dopo anni passati ad opporsi alla sua costruzione, quali siano i motivi e quali siano gli interessi che hanno spinto i sostenitori dell’inceneritore a proporre con così tanta caparbietà una simile scelta, vecchia ed obsoleta rispetto alla tecnologia e alla diffusione di una diversa gestione dei rifiuti.” Così il gruppo consiliare in Palazzo Vecchio a Firenze, con Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi di Firenze Riparte a Sinistra.
“Riteniamo - proseguono - che la costruzione di un’opera come l’inceneritore avrà ripercussioni negative sulla nostra salute e sull’ambiente circostante in cui viviamo ed emetterà sostanze inquinanti che si espanderanno su tutto il territorio fiorentino, ed infine l’inceneritore costerà troppo e non porterà a nessun guadagno per le amministrazioni, nessun nuovo posto di lavoro che invece sarebbe garantito dalla raccolta porta a porta, o ad un risparmio per i cittadini.”
“Riteniamo che vivere in un ambiente pulito e sostenibile sia fondamentale, farselo rovinare da un’opera inquinante e pericolosa lo consideriamo inaccettabile. Riteniamo che la costruzione di un’opera dal così alto impatto ambientale ignori le condizioni di benessere territoriale e la salute dei propri cittadini. – concludono i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra - Aderiamo alla manifestazione del 14 maggio a Firenze contro l’inceneritore di Case Passerini e questa politica dei rifiuti perché consideriamo gli inceneritori, una tecnologia sorpassata senza nessun miglioramento futuro e perché alternative reali ci sono, considerare il rifiuto come una risorsa rinnovabile con più cicli di vita e non più come uno scarto è possibile.”
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