"La vicenda della riforma della legge elettorale "sta diventando una barzelletta". Lo ha detto il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria Pd, Matteo Renzi, intervistato a Radio24. "Io piango da 25 settimane perche' questo era uno dei temi fondamentali. Anzi, ci sono anche 70 settimane precedenti quindi dovremmo festeggiare la 100esima settimana senza che si sia fatto nulla", ha aggiunto il sindaco di Firenze spiegando che c'e' "un solo modo credibile" per uscire da questa situazione: "Con una legge chiaramente bipolare con cui nessuno poi va a braccetto con l'altro, che consenta di sapere subito chi ha vinto e che garantisca la stabilita' per cinque anni".
BINDI RINUNCI AD INDENNITA' - Le dichiarazioni di Brunetta su Rosy Bindi sono ''inaccettabili'' e ''al limite dell'eversivo e del ridicolo'' ma la neo-presidente dell'antimafia dovrebbe dare un ''segnale'' rinunciando all'indennita'. ''Le dichiarazioni di Brunetta - ha detto - sono incommentabili e inaccettabili e la parola guerriglia dovrebbe tenerla nel cassetto. Ma siccome dividersi sull'antimafia e' una cosa vergognosa, la Bindi dia un segnale. Non si dimetta ma rinunci all'indennita' di presidente, alle prerogative sullo staff, abbia la forza e l'intelligenza di non assumere nessun altro e apra un ufficio a Reggio Calabria, dove ha vinto le primarie''.
"HO PRESO MOLTI COLPI BASSI" - Matteo Renzi ha gia' preso ''colpi bassi'' e pur affermando che il Pd ha ''imparato la lezione'' sulle regole delle primarie, chiede ''chiarezza'' sulla questione delle tessere. Renzi dice di non temere 'sgambetti': ''E' piu' di un anno che sono in partita, i colpi bassi li ho gia' presi e continuero' a prenderli. Sui soldi la mia trasparenza e' totale''. Poi, ''sulle tessere mi sembra che le polemiche siano circoscritte rispetto al solito, dopo di che e' bene che si faccia chiarezza perche' se c'e' una provincia dove gli iscritti erano 2 mila e diventano 20 mila qualcosa non funziona. Detto questo - ha concluso - stavolta il Pd sembrerebbe aver imparato la lezione: le primarie dell'8 dicembre sono, a differenza della volta scorsa, primarie a cui possono partecipare tutti''.
LETTA-RENZI, RAPPORTO RICOSTRUITO CON FATICA - Enrico Letta e Matteo Renzi hanno ''faticosamente ricostruito'' il loro rapporto. Lo ha detto lo stesso sindaco di Firenze all'intervistatore che gli chiedeva un giudizio sulla legge di stabilita', Renzi ha risposto sottolineando che ''Letta ha un metodo di lavoro, io non voglio minimamente litigare con lui anche perche' il rapporto con lui lo abbiamo faticosamente ricostruito e sono felice che non ci siano piu' indugi su questo''.
"BERLUSCONI HA STANCATO ANCHE PDL'' - Il dibattito su Berlusconi sta stancando anche gli elettori del Pdl, non ne possono piu' neanche loro''. Lo ha detto Matteo Renzi, a proposito della convocazione, da parte di Silvio Berlusconi, dello stato maggiore della nuova Forza Italia. ''Ci sono - ha detto a Radio24 - i falchi contro le colombe, contro le pitonesse, Fitto contro Alfano. Che noia che barba, che barba che noia, per utilizzare le parole di una nota filosofa politica come Sandra Mondaini. Basta, non se ne puo' piu'. Sono venti anni che parliamo di Berlusconi, con tutto il rispetto per l'uomo, possiamo evitare di discutere per i prossimi anni dei pro e contro Berlusconi'? Tra l'altro con delle piroette che sono incredibili: Formigoni e Giovanardi che erano due berlusconiani doc che diventano gli alfieri della sinistra''.
DOPPIO INCARICO NON PER SOLDI - ''Perche' il sindaco di Firenze non dovrebbe avere anche l'incarico di segretario del Pd se quest'ultimo ruolo e' compatibile con quello di parlamentare?''. Cosi' Matteo Renzi ha risposto, in diretta su Radio 24, a quanti lo criticano per l'eventuale doppio incarico se vincera' le primarie. ''Il segretario del Pd - ha aggiunto Renzi - credo che oggi non abbia nessuna indennita' economica. In ogni caso se diventero' segretario indennita' non ci saranno. E' evidente che non intendo mantenere il doppio incarico per motivi di soldi''.
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