''Penso ai nostri giovani, cui la societa' oggi spesso chiude prospettive credibili di futuro, negando loro la possibilita' di un lavoro e quindi di formarsi una famiglia. Penso alle molte poverta', antiche e nuove, a cui le nostre organizzazioni caritative faticano a dare risposte adeguate''. Lo afferma l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, in un passaggio dell'omelia della Veglia di Pasqua anticipata dall'Arcidiocesi. ''In questo risiede l'annuncio della Pasqua: la vita - sottolinea Betori - non e' condannata alla negativita' e alla morte ma, in Cristo, a ciascuno di noi e' data la possibilita' di fare nuove tutte le cose, di aprirsi a un futuro di liberta' e di pienezza di vita''. ''E' un annuncio che, come insiste Papa Francesco dobbiamo essere capaci di portare oggi alle periferie, alle frontiere problematiche dell'umanita' di oggi. Sono molte e varie queste periferie'', evidenzia il cardinale, che oltre ai giovani e ai poveri rimarca come ci siano ''tante nostre famiglie, sfilacciate nei loro affetti, logorate nella loro stabilita', sconvolte nella loro identita'''.
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