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Tutto in un'ora

Fiorentina: acqua sul fuoco di DDV, ma ADV lo riaccende. Gonzalo: “Deluso da come mi hanno trattato”

Andrea Della Valle annuncia: "Credo che sia arrivato il momento che io faccia un passo indietro"
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Diego Della Valle offre parole concilianti riguardo al clima che si sta vivendo a Firenze, dove parte della tifoseria da mesi contesta, ma a pochi minuti di distanza Andrea Della Valle riaccende le fiamme appena estinte dal fratello.

Neanche il tempo di aprire il dibattito sulle parole dei due marchigiani e arriva la stoccata alla Proprietà da parte del capitano viola Gonzalo Rodriguez, che ha indetto una conferenza stampa per salutare Firenze, la Fiorentina e i suoi tifosi a due giorni dalla sua ultima partita in maglia viola.

 

È quello che oggi in meno di un'ora hanno vissuto i tifosi viola. Ad aprire lo spettacolo è stato Radio Bruno che ha intervistato prima Diego Della Valle e poi il fratello Andrea (entrambi presenti a Benevento per il conferimento a DDV della laurea honoris causa).

Un quadretto che certifica, semmai ce ne fosse bisogno, del momento che si sta vivendo in casa Fiorentina.

 

Questa la sequenza delle dichiarazioni:

 

“Chi si occupa di Fiorentina – ha spiegato a Rdio Bruno Diego Della Valle interrogato in merito alle dichiarazioni rilasciate al Corriere Economia - è mio fratello, quello che gli ho detto è 'dove sta il divertimento?', nel senso che mi pare che ci si diverta poco ultimamente, quindi lui decide tutto quello che vuole come fa sempre, con un grande innamoramento per la città di Firenze, cosa che ho anche io: noi consideriamo Firenze un po' come un paradiso, ma non è che si può stare in paradiso a dispetto dei santi. Quindi i fiorentini hanno il diritto di dire con chi vogliono stare, ma non per fare una conta pro e contro, ma proprio per farci capire quanta gente ha voglia che si faccia una squadra seria e che faccia quello che può in base ai numeri che ha, o chi sta sulla luna voglia, addirittura senza motivo, avere il piacere di fare un cambiamento. Noi consideriamo le squadre di calcio un po' di proprietà di chi le costruisce e anche molto di proprietà di chi ci mette l'anima e il cuore. Quindi non possiamo non tenere conto di quello che la gente dice. Io come tifoso gli ho posto questa domanda: ti diverte questa situazione?”. Diego Della Valle, poi, ha risposto in merito all'invito del Sindaco di Firenze Dario Nardella ad un incontro sulla questione nuovo stadio: “Nardella è un amico, quindi quando alza il telefono ci vediamo da amici tutte le volte che serve, non c'è bisogno di fissare grandi appuntamenti”.

 

Alle parole concilianti di DDV, sempre a Radio Bruno, seguono quelle stizzite di Andrea Della Valle: “Si chiude un ciclo, ma soprattutto quel giorno di Sassuolo è stato abbastanza inquieto per me. Sono riuscito a riflettere (da quel giorno, ndr) su tante situazioni che ancora adesso non riesco ad accettare. Questo contraddittorio che si è creato a Firenze mi fa riflettere su tante cose, in questi 15 anni c'è sempre stato, errori ne ho fatti pochi, magari abbastanza grandi, ma pochi, e invece ho dato tante soddisfazioni a Firenze, dalla salvezza del calcio, la promozione, tante cose. Ma arrivare a un contraddittorio malsano come quello che si è creato quest'anno mi fa riflettere. Credo che sia arrivato il momento che io faccia un passo indietro, per il bene della Fiorentina io è bene che mi faccia da parte. La Fiorentina è ben gestita da tutti, dall'ultimo arrivato Antognoni, agli altri. In questo momento c'è un equilibrio che non percepisco più in città, ecco perché non è il solito contraddittorio. Penso che sia la decisione più giusta farmi un po' da parte”.

 

Poi arrivano le parole di Gonzalo Rodriguez nella conferenza stampa dove non è riuscito a trattenere le lacrime. Lapidarie le dichiarazioni dell'argentino: “Non pensavo che succedesse una cosa simile - ha detto Gonzalo – io avrei voluto restare e rinnovare ma questo non è successo, non è stata una questione economica ma mi ha deluso per come sono state fatte le cose, la trattativa con la società è durata pochissimo, poi non mi hanno più chiamato e da lì ho capito che dovevo andarmene, per me è una cosa tremenda, per tutto quello che ho fatto qua e per quello che mi ha dato Firenze. Mi ha un po' deluso il modo col quale hanno fatto le cose. Per un anno non mi hanno chiamato”. Gonzalo ha voluto ringraziare Paulo Sousa, lo staff, i magazzinieri, e per primi Pradè e Macia che lo hanno portato a Firenze e Vincenzo Montella che gli ha dato la possibilità di giocare quando è arrivato. Ringraziamenti anche per la città e i tifosi viola: “Tiferò la Fiorentina per sempre”.

 

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