Le guide turistiche, riunite sotto le sigle di categoria AGT Toscana, ANGT, Federagit-Confesercenti - Centroguide Turismo Firenze e Toscana aderenti a CNA, si sono ritrovate oggi pomeriggio, in piazza della Repubblica a Firenze, per manifestare contro l'art. 3 della legge 97/2013, facendo seguito all'agitazione di stamani a Pompei.
La legge europea n. 97 approvata lo scorso agosto 2013 prevede, nell'art. 3, che l'abilitazione alla professione di Guida Turistica sia valida su tutto il territorio nazionale, eliminando la competenza in ambito locale (provinciale o al massimo regionale). La stessa prevede che tutti i cittadini dell'Unione Europea in possesso della qualifica professionale conseguita in altri stati europei, abbia efficacia su tutto il territorio del Paese. “Non è possibile avere un'abilitazione sull'intero territorio nazionale – afferma Adina Persano, Presidente di AGT Toscana – in Italia ci sono 8 milioni di siti artistici, quindi è facile capire che una guida turistica possa avere solo una adeguata competenza locale. La legge sembra fatta ad hoc per far lavorare i non italiani. Per ottenere l'abilitazione professionale in Italia – sottolinea – è necessaria o una laurea specifica, o un corso di abilitazione di 800 ore. In tutti e due i casi – evidenzia – è comunque obbligatorio superare un esame. In Slovenia, invece, per ottenere lo stesso titolo è sufficiente un corso di 36 ore. In questo modo in Italia potranno lavorare guide non abilitate nel Paese, che non pagheranno tasse alla Nazione e che escluderanno i tour operator locali. Non potendo delocalizzare il patrimonio artistico – ha concluso – con questa legge si delocalizza la professione di Guida Turistica”.
Di seguito il volantino distribuito dai manifestanti con le richieste al Governo e al Parlamento italiani:
1.Di cambiare atteggiamento nei confronti dell'Europa, puntando sulla centralità del nostro patrimonio culturale, perché su di esso si fonda la profonda differenza con il resto degli altri Paesi europei, facendo
dell'Italia una straordinaria meta turistica.
Lo hanno ben chiaro i TO. stranieri che da anni dettano l'agenda dell'Europa in materia di turismo.
Quando si parla di turismo, è necessario che l'Europa consideri la specificità e il valore della storia e dell'arte del nostro Paese, perché lo sviluppo di questo importante settore dell'economia italiana dipende
essenzialmente dalle attrattive del nostro patrimonio culturale, che non possono rimanere ostaggio dei TO. stranieri, organizzati nello sfruttamento sistematico del nostro Paese, i cui ingenti profitti non sono peraltro
intercettati dal fisco italiano!
Occorre far pesare in Europa il valore impareggiabile del patrimonio culturale italiano in materia di professioni turistiche, in particolare della guida turistica, perché questa ha per oggetto sia la corretta illustrazione del patrimonio, sia la sua tutela, fruendone correttamente nell'esercizio della professione stessa.
In merito alla disciplina sulle professioni turistiche, l'Italia deve chiedere all'Europa di riferirsi alle definizioni elaborate dal CEN a livello europeo, in cui sono già state individuate le caratteristiche e i contenuti dei profili di guida turistica e di accompagnatore turistico.
In Europa deve passare l'idea che per esercitare adeguatamente la professione di guida turistica, è indispensabile caratterizzare le competenze professionali con una profonda conoscenza del patrimonio concernente il Paese nel quale s'intende esercitare la professione. Basta ricordare che in alcuni Paesi europei bastano 36 ore di lezione per diventare una guida turistica che di fatto può esercitare in Italia!
L'enorme differenza fra l'Italia e gli altri Paesi Europei sta sotto gli occhi di tutti e consiste nell'indiscusso valore per l'Umanità del patrimonio culturale, storico, artistico, eno-gastronomico, paesaggistico italiano. Ne deriva che laddove sia disciplinata una figura professionale che abbia per oggetto la sua illustrazione, sia prevista anche una conoscenza specifica del patrimonio stesso, e la conoscenza va dimostrata e accertata, indipendentemente dalla nazionalità del professionista e senza contingentamenti di sorta.
Chiediamo pertanto che sia il governo a dettare le regole per l'Italia, a tutela dei posti di lavoro, a tutela di una corretta fruizione del patrimonio, a tutela dei clienti, che sono i turisti in giro per l'Italia e non sono i T.O. europei che hanno a cuore solo la tutela dei loro profitti!
L'Europa deve dotarsi finalmente di regole equilibrate recependo le definizioni del CEN. Coerentemente l'Italia deve dotarsi di una legge di riordino delle professioni turistiche che metta dei paletti chiari sulla formazione e sull'accesso, laddove sia prevista l'illustrazione del patrimonio stesso, stabilendo, di concerto con le Regioni, gli ambiti culturalmente omogenei in cui opera la guida turistica, previo accertamento delle conoscenze specifiche.
2. Le guide turistiche chiedono pertanto al Governo di costituire rapidamente un gruppo di lavoro per predisporre la legge di riordino delle professioni turistiche e la relativa norma da inserire nella legge Europea del 2014.
- Che sia approvata con la massima urgenza una norma transitoria rispetto alla legge europea n.97 del 06/08/2013 art. 3 sulle guide turistiche che stabilisca una proroga delle legislazioni attualmente in vigore, fino all'approvazione della nuova normativa sulla professione di Guida.
- Che si risponda alla Commissione Europea che quanto affermato nella procedura di pre-infrazione EU Pilot 4277/12/Mark si basa su presupposti errati.
-Che vengano applicate le disposizioni del D.P.R. 13/11/1995 che tutelano i siti protetti e che questi siano individuati con il criterio del vincolo e della notifica adottati dalle Soprintendenze, oltre che dei siti UNESCO. - Che si approvi in tempi brevi una nuova legge complessiva e organica sulla professione di Guida Turistica
che ne riconosca la qualificazione specifica e non vada oltre ciò che il diritto europeo richiede.
- Che gli organi competenti istituzionali e politici introducano le sanzioni a carico dei trasgressori delle normative in vigore ed eseguano i controlli.
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