"Abbiamo sciolto ogni dubbio, sebbene ce ne fossero pochi: la lista civica dell'onorevole - in carica - Dario Nardella non è di sinistra. E a quanto pare non è nemmeno di centrosinistra. Come fa il Pd a digerire certi nomi e certe ambiguità?".
L'affondo è del candidato sindaco della sinistra unita a Firenze Tommaso Grassi che critica la candidatura dell'atleta Fiona May, capolista per la "civica" del parlamentare-reggente Nardella. "Fiona May, voglio ricordarlo – dice - è stata a un passo dalla candidatura nel 2008 alla Camera con il Pdl. Allora, all'ultimo minuto, scelse di non correre per Berlusconi anche se era tentata". "Il motivo? - aggiunge Grassi - Decise di non farlo solo perché non poteva garantire un 'serio impegno politico' con quel partito a lei così vicino". Ma ora le cose sono cambiate. "Seguendo alla lettera le indicazioni dei rottamatori della democrazia che fa? #cambiaverso" ironizza il candidato sindaco della sinistra che poi rincara la dose: "Forse, però, il verso non lo ha mai cambiato, perché la direzione sembra la stessa del 2008".
"Che il parlamentare abbia scelto come capolista una figura che è stata dichiaratamente berlusconiana e che pare fosse sostenitrice, quando era cittadina inglese, dei conservatori di Major, erede della Tatcher, fa riflettere. Ma non stupisce – rincara Grassi – visto che di sinistra in quella lista sembra esserci ben poco: i nomi che spuntano sono di persone legate in passato a Udc e Forza Italia, tra cui storici fondatori del movimento berlusconiano a Firenze". "La mia Firenze è diversa: è a sinistra – incalza ancora il candidato – e su questo non ci sono dubbi: proporremo agli elettori una serie persone credibili, di spessore, docenti, ricercatori, insegnanti, precari, commercianti, studenti ed esponenti del mondo della cultura fiorentina. Persone che sapranno dare una risposta credibile all'esigenza di avere una città diversa. Per Nardella "cambiaverso" è uno slogan, per noi cambiare marcia è l'obiettivo reale e primario per dare una svolta e avere un'amministrazione capace e rappresentativa della sinistra". "Visto – conclude Grassi - che a quanto pare cosa vuol dire "sinistra" Nardella non l'ha mai saputo, nel caso voglia capirlo gli consiglio di ascoltare le mie proposte. Qui non facciamo spot, lavoriamo a tempo pieno per Firenze, a Firenze. E lo facciamo senza mantenere, come fa il parlamentare del Pd, un doppio e discutibile ruolo ancora non chiarito occupando la poltrona di reggente a Firenze e al tempo stesso di deputato a Roma".
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