Dopo gli scontri di piazza dei giorni scorsi tra polizia e manifestanti, è arrivata da ambienti studenteschi la richiesta di identificabilità degli agenti. Ovvero chiedono al ministro dell'Interno Cancellieri - contestata sabato a Rimini - che sulle divise dei poliziotti in assetto antisommossa sia appuntato un numero per evitare casi di eccessiva aggressività e abusi di potere.
Sulla questione interviene anche Riccardo Ficozzi, segretario del SIULP fiorentino: "Non è la polizia - dichiara - che scatena gli incidenti, ma i facinorosi. Si dovrebbe dare la possibilità ai poliziotti di filmare gli scontri con microcamere sui caschi e prolungare fino alle succesive 24 ore la flagranza di reato. Così da evitare l'intervento degli agenti all'interno del corteo e aizzare la folla". Il segretario auspica poi il Daspo per gli autori delle violenze durante le manifestazioni. Un provvedimento che potrebbe fare da deterrente.
Sugli identificativi non chiude la porta, ma dice a chiare lettere che se la proposta andasse in porto sarebbe una sconfitta per lo Stato.
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