Il giorno dopo l'approvazione da parte del Consiglio Regionale della mozione di Sì Toscana a Sinistra che impegna la Giunta regionale “ad attivarsi con un ruolo di coordinamento e stimolo nei confronti degli enti locali affinché possa essere garantita l’esistenza di luoghi appositamente dedicati al culto e alla cultura islamica, dotati delle necessarie caratteristiche strutturali e igienico-sanitarie, nonché inseriti armoniosamente nel rispettivo contesto territoriale", l'Imam di Firenze Izzeddin Elzir dichiara che, a causa dell'inerzia del Comune di Firenze, la comunità islamica si vede costretta ad andare avanti da sola, acquistando un immobile per farne il proprio luogo di culto.
"Comprendiamo fino in fondo le motivazioni dell'Imam, ma non dobbiamo rinunciare al dialogo, servono nuovi ponti fra comunità islamica e istituzioni: noi aiuteremo a costruirli. Sì al dialogo per la nuova moschea fiorentina, no all'esclusione di una comunità che resta privata di un proprio luogo di culto dignitoso”, dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra e primi firmatari della mozione appena approvata.
"E' incomprensibile la marcia indietro del Comune di Firenze e i tentennamenti di questi anni, il clima di odio e razzismo che si sta diffondendo nel paese richiede risposte all'altezza, politiche di dialogo e di inclusione, non esclusioni e discriminazioni. Nardella saprà essere finalmente all'altezza del suo ruolo istituzionale o sarà nuovamente ostaggio dei diktat di Renzi e delle divisioni nel suo partito?”
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