Sono 15 i magistrati già sotto processo, o il cui giudizio comincerà a breve davanti alla Sezione disciplinare del Csm per intercettazioni o chat legate al caso Palamara. E tra questi spiccano i 'fiorentini'.
Infatti a finire sotto processo del Consiglio Superiore della Magistratura ci saranno anche il Procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, e la presidente del Tribunale fiorentino, Marilena Rizzo.
Il prossimo 7 maggio il procuratore Creazzo dovrà rispondere dell'accusa di molestie sessuali, 'denunciate' in una chat con l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara, dal magistrato di Palermo Alessia Sinatra.
Anche la Sinatra (il 22 aprile) dovrà rispondere davanti alla Sezione disciplinare del Csm di comportamento gravemente scorretto proprio nei confronti di Creazzo, in relazione ad alcuni messaggi inviati a Palamara.
La presidente Rizzo invece, già finita nel lungo elenco di intercettazioni con Luca Palamara, dovrà rispondere alle accuse di aver comunicato, sempre con Palamara, "per dare il suo 'assenso' su alcune nomine".
ALTRI PROCEDIMENTI - Il 28 maggio è fissata la prima udienza per Marco Mancinetti l'ultimo dei togati del Csm che si è dimesso. Gli viene contestato un comportamento gravemente scorretto nei confronti di alcuni colleghi per i contenuti delle sue chat con Palamara.
Per gli altri cinque ex consiglieri, che parteciparono alla riunione notturna all'hotel Champagne sulla nomina del procuratore di Roma con Palamara - Corrado Cartoni, Paolo Criscuoli, Antonio Lepre, Luigi Spina e Gianluigi Morlini- il processo è in corso e la prossima udienza è in programma il 15 febbraio prossimo. Data che coincide con la ripresa del processo a Cosimo Ferri, anche lui per la partecipazione a quella riunione in cui c'era anche Luca Lotti. Per Morlini c'è stata anche un'altra iniziativa disciplinare e il nuovo procedimento comincerà il 14 maggio prossimo.
Si sta già svolgendo anche il processo a due magistrate-segretarie del Csm , Fiammetta Palmieri (la prossima udienza è fissata il 26 febbraio) e Maria Vittoria Caprara (15 aprile la ripresa). Così come il giudizio all'ex pm della procura nazionale antimafia Cesare Sirignano, trasferito d'ufficio per incompatibilità da Palazzo dei marescialli (prossima udienza il 19 marzo). Mentre è stato sospeso in conseguenza di un'istanza di ricusazione il procedimento all'ex pm romano Stefano Fava. Si tratta sempre di vicende legate al primo "filone" del caso Palamara.
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