Connesse e smart: le case degli italiani tra domotica e risparmio

Il digitale e il progresso tecnologico stanno ormai travolgendo ogni aspetto della vita di tutti i giorni per semplificarla sempre di più sotto diversi punti di vista: un esempio sono la smart home e la domotica, con un numero sempre maggiore di italiani che apprezzano questi device intelligenti che rendono la casa più confortevole e riducono gli sprechi. Cerchiamo dunque di capire la presa effettiva di questa tecnologia sulle famiglie nostrane e i vantaggi che essa comporta.

La smart home e gli italiani

Sono sempre di più le famiglie del nostro paese che hanno in casa dispositivi tecnologici per la domotica, una tendenza che nel corso della pandemia è addirittura cresciuta. Una ricerca condotta da GfK sul tema ha infatti evidenziato come in Italia l’88% degli intervistati ha riscoperto l’amore per la propria abitazione nel corso degli ultimi mesi. Questo sentimento è andato di pari passo con un potenziamento della dotazione tecnologica delle case: il 52% degli italiani pensa che nel giro dei prossimi due o tre anni le tecnologie digitali avranno un impatto positivo sulla propria abitazione.

Effettivamente, in tutta Europa il mercato della tecnologia per le abitazioni mostra andamenti positivi, a partire dal segmento dei dispositivi smart home, cresciuto del 24% nei sette principali mercati europei, fino a quello degli elettrodomestici connessi per la preparazione dei cibi, aumentato del +71,5%. Un particolare successo lo hanno ottenuto gli altoparlanti con assistente vocale, le cui vendite nel corso del 2020 sono salite del 61% a livello europeo.

Smart home e risparmio energetico

Fortunatamente, al giorno d’oggi l’innovazione tecnologica va di pari passo con una maggiore efficienza dal punto di vista energetico, sia per ridurre l’importo delle bollette che per diminuire il proprio impatto ambientale. A questo proposito, oggi basta leggere alcuni articoli in rete, come ad esempio quelli presenti sul magazine di Engie, per scoprire diversi consigli per ottimizzare i propri consumi e ridurre gli sprechi.

In ogni caso, ricorrere ai dispositivi smart home – la tecnologia dell’Internet of Things, come è comunemente chiamata – permette di connettere le diverse stanze di casa e controllarle tramite una piattaforma unica, con cui monitorare ad esempio i consumi di energia attuali e stimare quelli futuri.

Diventa dunque semplice avere sotto controllo la situazione e quindi adottare comportamenti che permettano di consumare una minor quantità di energia, ma alcune piattaforme possono spingersi anche oltre: ad esempio, imponendo all’abitazione una soglia di consumo preimpostata dall’utente per cui, se qualche dispositivo dovesse superarla, automaticamente il flusso verrebbe disattivato evitando lo spreco di energia. In ogni caso, già solo avere la consapevolezza di quanto si consuma aiuta molto a sensibilizzare l’utente riguardo il risparmio energetico.