"La famiglia Ciatti si è rivolta ai giudici italiani e aspetta una risposta celere. Questo processo va fatto e anche speditamente, prima dell'estate. Se la Spagna ha fatto il processo in quattro udienze, questo può farlo anche l'Italia: abbiamo un video esplicito. Anche l'Italia deve dare una risposta alla famiglia Ciatti. Dobbiamo dimostrare che la nostra giustizia funziona in maniera celere". Sono queste parole del pm di Roma Erminio Amelio, nel processo italiano davanti ai giudici della Terza Corte d'Assise di Roma, per la morte di Niccolò Ciatti, il 21enne fiorentino pestato e ucciso senza alcun motivo la notte tra l'11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, nota località della Costa Brava. Alla sbarra c'è Rassoul Bissoultanov, 29enne cittadino ceceno, già condannato dal tribunale di Girona che ha invece assolto Movsar Magomadov. L'intervento del rappresentante della pubblica accusa è arrivato dopo la richiesta della difesa che ha sollevato la questione dell'improcedibilità alla luce del processo già svolto celebrato in Spagna. Sul punto la corte d'assise si è riservata di decidere entro l'udienza del 22 giugno
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