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Amici della Musica Firenze

Al Teatro della Pergola il ritorno del Quartetto Artemis: da Beethoven a Rihm

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Il ciclo Il mondo del Quartetto, punta di diamante della programmazione degli Amici della Musica, prosegue con il doppio appuntamento di Sabato 11 (ore 16) e Domenica 12 Febbraio (ore 21), al Teatro della Pergola: ne è protagonista il Quartetto Artemis, una delle più importanti formazioni da camera di oggi e da anni ospite degli Amici della Musica, che torna per la prima volta nei cartelloni della storica associazione dopo la prematura scomparsa del suo violista Friedemann Weigle. Costituito oggi da Vineta Sareika e Anthea Kreston (violini), da Gregor Sigl (viola) ed Eckart Runge (violoncello), l’Artemis si presenta con programmi specchio di quella versatilità che ne accompagna la carriera fin dagl’inizi. Nel concerto di Sabato, al classico Beethoven del Quartetto op.18 n.3 segue la contemporaneità di Wolfgang Rihm e del suo Grave, composto nel 2005 in memoria di Thomas Kakuska, violista del leggendario Quartetto Alban Berg; un programma che culmina con il Quartetto n. 5 op. 92 di Šostakovič, aguzzo e dall’allucinata fissità, composto nel 1952 ma eseguito solo nel 1953, dopo la morte di Stalin. Domenica l’avvio di serata è affidato al Quartetto n.1 di Janáček, detto “Sonata a Kreutzer” perché ispirato all’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, poi seguito dal Bartók del suo Quartetto n.3, fatto di sonorità brutali ma pure di severo contrappunto, e dallo Schumann del Quartetto op.41 n.3, segnato dall’ombra di Beethoven.

Prende il nome fiero della dea della caccia (Artemide) questo gruppo di quattro musicisti, riunitisi a Lubecca nel 1989 e impostisi fin dall’inizio per la bellezza del suono e l’entusiasmo luminoso delle loro interpretazioni. Il Quartetto Artemis ha avuto per mentori e guide i Quartetti Emerson, Juilliard e Alban Berg. Vincitore del Premio Paolo Borciani (1997) e del Premio Accademia Musicale Chigiana di Siena (2004), ha ottenuto anche un importante riconoscimento dalla Fondazione della Beethoven Haus per le sue interpretazioni di Beethoven. Applaudito in tutte le più importanti sale da concerto e festival di Europa, Stati Uniti, Giappone, America, tiene un proprio ciclo di concerti nella Kammermusiksaal della Philharmonie di Berlino, dove ha la sua sede concertistica, e alla Wiener Konzerthaus di Vienna assieme al Quartetto Belcea. Collabora stabilmente con Juliane Banse, Sabine Meyer e Leif Ove Andsnes, e ha al suo attivo una significativa attività discografica. Frequenti sono le sue incursioni anche nella musica contemporanea, testimoniate dall’impegno in prime esecuzioni mondiali di lavori di Jörg Widmann e Thomas Larcher, e dalla creazione di un concorso di composizione.

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