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sabato, 31 dicembre 2011 - 09:46
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inaugurazione nuova sede

Casaggì e il volantino dello scandalo, i vertici del Pdl all'oscuro di tutto

Sull'invito il simbolo del Partito della Libertà e il Pegaso del Consiglio Regionale
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Domani giorno di inaugurazione della nuova sede del Pdl e Casaggì in via Frusa 37 ed è già polemica. 

Pietra dello scandalo stavolta il volantino pubblicitario trasmesso alle centinaia di militanti, simpatizzanti  ed esponenti del centrodestra cittadino. In particolare sono i simboli ivi raffigurati a destare clamore: oltre ovviamente a quello di Casaggì, quello della Giovane Italia, del Popolo della Libertà e persino il Pegaso simbolo del Consiglio Regionale. E proprio su quest'ultimo intervengono il capogruppo del Pd in Regione Vittorio Bugli e la consigliera Daniela Lastri che definiscono il Pdl  "Un partito in confusione, che fa del male a sé stesso e ora anche alle istituzioni". A sponsorizzare l'iniziativa del centro sociale di destra due esponenti istituzionali del Partito della Libertà Francesco Torselli, consigliere comunale e Nicola Nascosti, coordinatore provinciale.  "La scelta di due esponenti del Pdl di sponsorizzare l’iniziativa di apertura di Casaggì a Firenze, inviando una lettera con un invito su cui campeggiano il simbolo di partito e quello del Pegaso della Regione, è non solo criticabile politicamente per il carattere filo-fascista del centro sociale di destra, ma anche di estrema scorrettezza per non avere richiesto l’utilizzo del logo istituzionale  - proseguono Bugli e Lastri - Ha pienamente ragione l’associazione degli ex deportati (Aned) a protestare e ad evidenziare lo sconcerto per l’uso disinvolto di un simbolo che non solo deve essere estraneo a certe iniziative, ma che storicamente ha le sue radici proprio nella lotta della Resistenza in Toscana.

Questo episodio più che porre una questione di regolamentazione dell’utilizzo del Pegaso da parte dei gruppi (questione aperta e da affrontare) considerato che nel materiale pubblicitario dell’iniziativa di Casaggì non figura da nessuna parte la firma del gruppo consiliare Pdl, pone il dubbio che essa si configuri come un millantato patrocinio, che nuoce all’immagine del Consiglio regionale". 
 E in effetti la diffusione del volantino non è stata mal digerita solo dal centrosinistra, l'utilizzo del logo ufficiale del partito di Berlusconi ha fatto indignare anche il cooordinatore cittadino Pdl, Gabriele Toccafondi che ancora non ha dimenticato la ferita dell'11 agosto scorso. In quell'occasione Casaggì invitò tutti a commemorare i "franchi tiratori caduti per l’onore dell’Italia" proprio nel giorno in cui Firenze festeggiava il 67 esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. "Non condanno affatto i giovani del centro sociale perché vanno bene i nuovi luoghi di ritrovo e di confronto con la cittadinanza. Ma col Pdl Casaggì non c’entra nulla" torna oggi a ribadire Toccafondi.  Sulla scelta del logo di partito l'On. Toccafondi aggiunge "Io non ne sapevo nulla, ho appreso della cosa leggendo il volantino", insomma il gruppo consiliare regionale sembra che fosse all'oscuro di tutto, a confermarlo lo stesso Magnolfi, capogruppo Pdl in Regione,  motivo in più dunque, per contestare la presenza del Pegaso. 

"Per quanto ci riguarda  - insistono gli esponenti del Partito Democratico -  abbiamo sempre utilizzato con parsimonia e cautela l’accostamento del logo di partito con quello del Consiglio regionale, limitandole alle sole iniziative di carattere istituzionale del gruppo stesso, e optando per la scelta del solo simbolo di partito per le altre. La tardiva dissociazione del capogruppo Magnolfi, non serve a sminuire il danno politico e di immagine arrecato: dopo i pellegrinaggi del segretario nazionale Alfano nelle terre della Repubblica di Salò, ora simpatizzare per coloro che hanno celebrato i franchi tiratori fascisti a Firenze è davvero troppo! E, in ogni caso, ora il Pdl faccia in modo che venga ritirato il materiale pubblicitario con il logo della Regione tuttora in circolazione".

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