Da Roma a Firenze per praticare il suo sport preferito, bodybuilding e ripulire i compagni di palestra dei loro averi. Parliamo di un professionista del furto, M. G., 49enne romano, muscoloso, abbronzato, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. L'ultimo colpo, come accade sempre, gli è stato fatale, gli uomini della squadra volante diretti da Roberto Sbenaglia riescono a incastrarlo.
L'uomo, con grande abilità, riusciva ad aprire i lucchetti degli armadietti degli spogliatoi e a richiuderli magicamente, come se nulla fosse. Portava via soprattutto carte di credito, lasciando alle vittime i portafogli intatti. Lo sventurato di turno si accorgeva del furto solo qualche ora dopo. Ieri pomeriggio però, l'aitante ladro, non ha resistito ai 3.000 euro in contanti di un altro sportivo che si stava cambiando con lui.
La vittima, un fiorentino di 52 anni, quando si è accorto del fattaccio, ha allertato subito la polizia. Agli agenti ha raccontato che M.G. non smetteva di fissare i suoi movimenti mentre riponeva i suoi effetti nell'armadietto. Ha poi fornito una descrizione dettagliata dell'uomo che nel frattempo si era allontanato in taxi. La squadra volante ha subito contrallato le generalità del 'topo'. Il nome rilasciato agli uffici del Centro Klub Marignolle in via del Ferrone era lo stesso dato all'altra sede in via dei Conti.
Ovviamente è risultato falso, però è emerso che anche nella succursale c'era stato un furto il giorno precedente, altri 3 casi invece si erano verificati durante la mattinata in via del Ferrone. Dopo serrate indagini, la polizia ha rintracciato il taxi. Grazie alla testimonianza del conducente si è risaliti alla destinazione, l'Hotel Michelangelo in Lungarno del Tempio.
Gli agenti si sono portati immediatamente sul luogo. Hanno descritto il ricercato al personale d'albergo e sono saliti in camera. L'uomo, con la sua stazza e il suo accento romano non passa certo inosservato. E' fatta. Sulla scrivania c'è il computer Macintosh portato via ad uno degli istruttori della palestra e alcune carte di credito sparite nel nulla agli altri clienti del centro sportivo. Ormai resta solo da aspettare che il 'topo' romano faccia ritorno.
E' questioni di minuti. Il culturista fa il suo ingresso in hotel pieno di buste. Lo shopping pomeridiano si fa improvvisamente amaro. Scattano le manette. In tasca i poliziotti gli trovano un grimaldello, una ricevuta di versamento di 5.000 euro, 500 euro in contanti e un biglietto destinazione Roma Termini. Un treno che non prenderà mai.
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