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giovedì, 26 settembre 2013 - 18:33
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Toscana 2013 - Zomegnan: "Evento che propone un modello di organizzazione eccellente"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

A margine dell’incontro che oggi il Comitato Organizzatore dei Mondiali di Ciclismo 2013 ha avuto a Firenze con i dirigenti della Polizia Stradale, che stanno lavorando a fianco dell’organizzazione per assicurare le migliori condizioni di sicurezza, il presidente del Comitato Organizzatore Angelo Zomegnan ha fatto il punto della complessa macchina organizzativa che da domani gestirà i dodici eventi mondiali.

 

Presidente Angelo Zomegnan, mancano solo poche ore all’inizio dei Campionati Mondiali: è soddisfatto del lavoro svolto dal Comitato Organizzatore?

“Molto; la Toscana sta dando prova di aver superato con forte entusiasmo i campanilismi ed i localismi. Questo è un evento che propone un modello di organizzazione di assoluta eccellenza in cui il territorio, le istituzioni, le imprese hanno lavorato allo sviluppo di una proposta sportiva che richiede impegno ma regala emozioni assolute ed un riscontro eccezionale”.

 

Si riferisce alle tv ed ai media accreditati?

“Sì, ma non solo. I Mondiali di Toscana saranno i più visti fra quelli organizzati finora. C’è un palinsesto che ci consentirà di arrivare con le immagini in ogni Paese. Saranno immagini sportive in un contesto di fascino assoluto. Mai finora il ciclismo è stato ospitato in uno scenario storico, artistico e culturale di questa importanza; valori che il ciclismo proporrà a uomini e donne in tutto il mondo. Questa è la forza del ciclismo e della bicicletta; questo è il motivo che ci ha spinto a proporre il mondiale a Firenze, Lucca, Montecatini, Pistoia e Fiesole, città che, insieme, costituiscono una magnifica cartolina dell’Italia”.

 

Il mondiale di ciclismo come è vissuto sul territorio?

“Con 150 eventi collaterali di ogni tipo, proponendo il ciclismo per i suoi valori sportivi, culturali e sociali. Sono state organizzate mostre, pedalate, proiezioni, incontri e dibattiti ma soprattutto l’evento iridato ha offerto l’opportunità a città grandi come Firenze di sviluppare ulteriormente la mobilità a pedali. Non c’è di meglio che raggiungere il posto di lavoro, la scuola e l’università, il mercato in sella ad una bicicletta”.

 

La comunicazione ha sofferto in questo periodo difficile per il Paese?

“Questi Mondiali sono i meno costosi degli ultimi dieci anni. Questo è un dato. Stiamo lavorando con uomini e donne eccezionali, a partire dai 1994 volontari che nei prossimi giorni saranno sul percorso a garantire la sicurezza insieme alle Forze dell’Ordine e Protezione Civile. Tutta gente eccezionale, il cui impegno ripaga ogni sacrificio. Poi abbiamo potuto constatare che, anche in un periodo di forte congiuntura economica, che ha allontanato dallo sport persino i brand storici e i più affezionati alle due ruote, noi abbiamo ottenuto la sponsorizzazione di marchi globali. Anche le Istituzioni, dal Governo centrale al più decentrato dei comuni, hanno sostenuto l’evento per quello che potevano”.

 

Che risposta si aspetta dal Mondiale?

“Mi aspetto che i corridori sappiano interpretare e vivere bene questa straordinaria occasione. Ai Mondiali di Toscana2013 ci sono tutti i migliori di ogni categoria in rappresentanza di 70 Paesi. Un record. Domenica 29 settembre al via ci saranno i primi 31 corridori del ranking UCI. Sarà un Mondiale indimenticabile; mai quest’anno tutti i migliori si sono ritrovati insieme. Sarà la sintesi di un anno intero di sfide rimandate, rimandate a Firenze. La tensione sportiva è fortissima e la gente non vede l’ora che inizino le gare. Per la prima volta c’è grande attesa per le cronometro, per le donne, per gli under 23. Insomma qui c’è il meglio del meglio”.

 

Tutto fila liscio, dunque?

“Adesso sì ma è stata durissima. Per noi del Comitato Organizzatore è stato difficilissimo. Nonostante tutto siamo riusciti ad allestire uno scenario magnifico ed anche un modello da esportare negli altri sport con uno sfondo sociale globale; impulso nell’utilizzo quotidiano della bicicletta, che significa prevenire l’obesità infantile e di conseguenza le malattie che pesano di più sui bilanci pubblici. Coltivare la cultura del mezzo dà un valore straordinario al processo di indipendenza del bambino, ottenere l’emancipazione nei Paesi in via di sviluppo, decongestionare il traffico in quelli più ricchi. Toscana2013 spedirà nel mondo splendide cartoline con la proposta di una vita più sana”.

 
 

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