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sabato, 04 agosto 2012 - 23:20
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Punti di vista

Fiorentina: meno AD e PFF, il vero rilancio è Andrea Della Valle

Immagine articolo - Il sito d'Italia

La Fiorentina, dopo due anni disastrosi, ha decisamente invertito la rotta. Per ora la rivoluzione è solo sulla carta, manca il calcio vero, quello giocato, ma i presupposti, stavolta, ci sono davvero.

Il tanto sbandierato Fair Play finanziario (non ancora in vigore – ricordiamolo ogni tanto) cancellato con una serie di investimenti, non faraonici, ma considerevoli (l'ultimo in ordine temporale è quello che ha portato Aquilani in Maglia Viola) e, soprattutto, è cambiata la “comunicazione” del club Viola. Le premesse, onestamente, non erano state incoraggianti: il patròn era un desaparecido, il mercato procedeva a velocità ridotta - le operazioni quasi esclusivamente in uscita - e i nomi dei pochi arrivi non erano certo un incentivo atto a scatenare la corsa agli abbonamenti.

 

Dicevamo che è cambiata la comunicazione. Sì, l'impennata del mercato è coincisa col ritorno in prima linea di Andrea Della Valle e l'eclissi dai microfoni di amministratori delegati e presidenti facenti funzione che, negli ultimi anni, con le loro dichiarazioni inopportune e discordanti, hanno spesso contribuito ad aumentare il distacco e la disaffezione dei tifosi dalla Fiorentina. Anche ieri sera, in occasione della festa in piazza a Moena, AD e PFF (presidente facente funzione) non si sono visti. “Impegni di lavoro” - afferma una fonte ufficiale. Evviva il lavoro – aggiungiamo noi.

L'affetto dimostrato dai tifosi verso Andrea Della Valle, supportato dal lavoro di Pradè e Macia, è la conferma che le parole del Presidente (quello vero) hanno convinto il popolo Gigliato. Mai si era visto un ADV così determinato, non solo nelle dichiarazioni, ma anche negli atteggiamenti, negli sguardi.

 

Una unica ombra insinua le speranze: nell'organigramma della ACF Fiorentina il potere di Andrea è pari all'uno per cento, contro il novantasette del fratello Diego. C'è da augurarsi che questa disparità sia rimasta solo sulla carta e che la forza del fratello minore abbia un peso decisamente diverso, rispetto alla sua quota azionaria, ma, a giudicare dagli ultimi eventi, parrebbe proprio di sì.

 

Che “comunichino” Andrea Della Valle, Pradè, Macia e la “rosa” (allenatore incluso, ovviamente), gli altri si limitino a mantenere gli impegni di lavoro: la formula appare decisamente vincente.

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