In questi giorni stanno arrivando ai cittadini di Firenze le lettere per il pagamento della TARI, la tassa sui rifiuti. Allegata alle stesse un modulo che i fiorentini devono compilare inserendo i dati catastali dell'immobile. Dati catastali difficilmente reperibili e che possono generare confusione nella trascrizione da parte degli utenti e in alcuni casi riscontrabili solo recandosi direttamente al catasto. Non visualizzabile attraverso i database online, infatti, la superficie catastale dell'immobile. Il modulo da compilare avvisa l'utente che in caso di mancata comunicazione a Quadrifoglio o nel caso la stessa sia inesatta, si provvederà, oltre alla segnalazione all'Agenzia delle Entrate, ad emettere una sanzione di 250 euro.
Si costringe, pertanto, i cittadini a un'estenuante perdita di tempo per comunicare dati che sono già in possesso della Amministrazione ed oltretutto alcuni lettori de Il Sito di Firenze ci hanno segnalato che pur avendo compilato il modulo non sono stati capaci di inviarlo a Quadrifoglio né per fax né per email.
Il Comune di Firenze ha riconosciuto l'errore e corre ai ripari facendo inviare da Quadrifoglio, in caso di mancato invio del modulo da parte del cittadino, una nuova missiva di sollecito dove si ribadirà la necessità di comunicare quanto richiesto.
In questi giorni il Capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra Tommaso Grassi ha denunciato il balzello, sollecitando attenzione da parte dei fiorentini affinché non incorrano nella sanzione. “È troppo semplice mandare a tutti una lettera allegata al bollettino – ha dichiarato Grassi – è inaccettabile: questo appare un modo per far cassa con le multe. L'Amministrazione a parole dice di voler mostrare un volto umano nella tassazione, mentre dall'altra manda queste lettere con tono quasi sprezzante. Questi dati potevano essere presi direttamente dai dati in possesso dell'Amministrazione. Quadrifoglio manderà una nuova lettera a tutti? Anche se facesse questo non vorremmo che i costi di invio fossero a carico dei cittadini con la bolletta di Quadrifoglio. Crediamo che l'Amministrazione debba dare chiarimenti alla cittadinanza prima che a noi”.
Nel video de Il Sito di Firenze tutte le dichiarazioni in merito di Tommaso Grassi.
Nel pomeriggio il Comune di Firenze ha diffuso una nota al riguardo dove spiega il perché della richiesta dei dati catastali agli utenti TARI, che riportiamo di seguito, dove si scopre che “non è obbligatorio indicare la superficie catastale, sarà cura del Comune reperirla dopo che l'utente avrà indicato i dati catastali”. Nei moduli ricevuti è presente la casella dove inserire la superficie catastale, ma non è necessario inserirla...
Di seguito la nota del Comune di Firenze:
Con la bolletta di saldo della Tari 2016 è stata inviata agli utenti la richiesta dei dati catastali degli immobili. Questo con l’obiettivo di ottenere un abbinamento certo e univoco tra il singolo immobile e il soggetto occupante, perseguire finalità di equità sociale con azioni di contrasto dei fenomeni evasivi e rispettare la normativa che obbliga i soggetti fornitori di servizi a richiedere ai propri utenti (e comunicare all’anagrafe tributaria) tali dati catastali.
Il Comune di Firenze ha possibilità di conoscere gli estremi catastali degli immobili sul proprio territorio, ma non può garantire di riconoscere automaticamente chi li occupa e a che titolo in un determinato momento. Quindi, per come è strutturata la Tari (“chiunque possiede o detiene, a qualsiasi titolo, i locali o le aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”) non ci può essere un'immediata assimilazione tra proprietario e detentore/possessore.
COSA FARE SE I DATI RIPORTATI SONO CORRETTI
Nel caso in cui i dati catastali siano già stati comunicati dal contribuente e siano quindi già contenuti nella banca dati Tari, questi sono stati riportati sul modello inviato: in questo caso occorrerà solo verificarne la correttezza e rettificarli, integrarli o aggiornarli solo nel caso in cui vengano riscontrate inesattezze.
Pertanto, se tutti gli immobili con dati catastali sono correttamente presenti nel modulo, il contribuente non avrà alcun adempimento da compiere.
COSA FARE SE I DATI NON SONO PRESENTI
Nel caso in cui i dati catastali degli immobili non siano presenti, l'utente dovrà completare la scheda indicando i dati sugli immobili detenuti e inviarla con le modalità di seguito indicate (non è obbligatorio indicare la superficie catastale, sarà cura del Comune reperirla dopo che l'utente avrà indicato i dati catastali).
COME INVIARE I DATI
Come indicato nel modulo, i dati possono essere inviati in diversi modi:
• direttamente presso gli Uffici Tari Quadrifoglio via Bibbiena, 35 Firenze, aperti al pubblico dal lunedì al venerdì in orario 8.30-14 /14.30-17.30
• via fax al numero 055 7339205
• per email all’indirizzo tariffa.info@quadrifoglio.org
• via PEC all’indirizzo tariffa.comune.fi@legalmail.it
• online compilando il modulo disponibile all’indirizzo http://digitale.tia-areafiorentina.it accedendo al servizio ‘Tari digitale’.
ENTRO QUANDO INVIARE I DATI
I dati dovranno essere comunicati entro il 31.12.2016. A coloro che non avranno comunicato i dati catastali entro tale data sarà inviato un ulteriore sollecito prima di procedere all’accertamento d’ufficio e, solo dopo, all’applicazione della successiva sanzione.
Di seguito il modulo da compilare allegato al bollettino della TARI e le indicazioni per la sua compilazione. Come si vede, non mancano le contraddizioni...
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