"Il patto per Firenze prevede progetti che complessivamente valgono due miliardi e duecento milioni di euro". Lo annuncia il sindaco della città, Dario Nardella, aprendo la cerimonia per la sigla del Patto per Firenze a Palazzo Vecchio. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è accompagnato dai sottosegretari Claudio De Vincenti e Luca Lotti. Il patto firmato oggi con il governo per la città, ha spiegato Nardella, si articola in due diverse parti, cui vanno sommati alcuni progetti fuori dal patto. "Si tratta di progetti che riguardano innanzittutto la mobilità, i trasporti, i beni culturali ma anche la riqualificazione delle periferie ma il piano periferie è fuori dal patto e quindi si aggiungono soldi", ha spiegato Nardella. "Ci sono poi circa 40 milioni di euro per lo sport. Ci sono interventi attesi da tantissimo tempo come la Fortezza da Basso, la strada 429 nell'Empolese. Il patto non è solo l'elenco dei desideri ma anche un documento istituzionale che conferma l'impegno sull'aeroporto - ha concluso il sindaco di Firenze -, sugli impianti legati allo smaltimento dei rifiuti e sui grandi assi di viabilità metropolitana. Ci sono tutti i grandi capitoli dello sviluppo della città".
Il premier Renzi nel suo intervento ha detto che è "veramente un passo straordinario: questo è cruciale anche per la nuova battaglia che dobbiamo fare in Europa". "E' cruciale - ha proseguito Renzi - che spendiamo bene i soldi non in rotatorie e cestini ma in progetti strategici. E' centrale".
"Firenze non sta ricevendo un trattamento di favore. Anzi vorrei esprimere la gratitudine personale al signor sindaco per aver accettato di spostare il G7 a Taormina, visto che mi ero impegnato", ha aggiunto Renzi spiegando che che un leader Ue aveva definito la Sicilia come la terra della mafia. "Non potevo accettare che una terra che ha dato grande bellezza al mondo intero fosse considerata secondo uno stereotipo. Ho detto a Dario" che il G7 si sarebbe tenuto in Sicilia "e lui è stato il primo, e i fiorentini con lui, ad applaudire. Sono orgoglioso, perche' siamo gente che e' brava a dividersi, dopo guelfi e ghibellini anche tra guelfi bianchi e neri, pero' siamo gente che sa cosa significa l'interesse nazionale".
Al momento della firma, battute con i molti consiglieri comunali presenti e con il sindaco Dario Nardella.
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