Blue Whale, la folle sfida suicida della Balena Blu. I consigli per difendersi

Il Blue Whale, il "gioco" online che porta al suicidio, esiste e fa paura e non è soltanto un servizio de Le Iene per fare audience, ma un fenomeno che rischia di avere un incredibile ed assurdo appeal sui più giovani. Arriva dalla Russia e viene proposto come una sfida in cui un 'curatore' manipola la volontà delle vittime, suggestionandole, fino ad indurle, attraverso una serie di 50 azioni pericolose, al suicidio.

La Polizia di Stato, dopo la trasmissione di Italia 1, è riuscita ad intervenire in alcune situazioni a rischio e sono state molte le telefonate, anche infondate, arrivate in queste settimane al 113, e ha diffuso sulla pagina Facebook Una vita da Social un vademecum per intercettare eventuali fenomeni di emulazione in cui potrebbero essere indotte le giovanissime vittime della Rete. I casi che la Polizia segnala fanno riferimento anche a quelle che sono le tendenze seguite dagli adolescenti che potrebbero portare i giovani più fragili a cadere nel Blue Whale.

CONSIGLI PER I GENITORI

• Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in rete, parlando con i ragazzi di quello che i media dicono e cercando di fargli esprimere una opionione a riguardo.

• Attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno-veglia. Alcuni passi prevedon, infatti, di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4:20 del mattino per vedere video horror e di ascoltare musica triste.

• Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla 'Balena Blu' ('Blue Whale') parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire. Può capitare che quello che agli adulti sembra 'roba da ragazzi' per i ragazzi sia determinante.

• Se vostro figlio/a vi racconta che c'è un compagno/a che partecipa alla sfida 'Balena Blue' ('Blue-Whale'), non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo, recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a www.commissariatodips.it, sulla pagina Facebook di Commissariato Ps o su quella di Una vita da Social