In risposta alla comunicazione con la quale il sindaco ha ricordato i numerosi eventi di portata nazionale ed internazionale che interesseranno la città di Firenze nel mese di Novembre 2015, il gruppo Firenze Riparte a Sinistra, tramite il consigliere Trombi, ha fatto una proposta ben precisa al consiglio comunale e più in generale alla giunta ed al sindaco.
La proposta nasce dal senso di orrore e indignazione che hanno suscitato in tutti noi le immagini della guerra, del bimbo morto sul bagnasciuga, dei rifugiati in fuga, dei crimini contro l’umanità, ma anche la distruzione delle opere d’arte, pensiamo alle meraviglia di Palmira oggi, e agli splendidi Buddha di Bamiyan di ieri.
L’arte è un inno all’umanità e alla sua bellezza, e crediamo che la risposta dell’arte alla barbarie debba essere la solidarietà.
Crediamo nella necessità di concretizzare questa indignazione, e crediamo che la città di Firenze, il cui patrimonio artistico è ineguagliato al mondo, sia la più titolata a lanciare un’iniziativa che proponiamo al sindaco ed alla giunta: "L’arte contro la guerra - le città d’arte aperte contro la barbarie”.
Un’iniziativa che parte dalla nostra cittadinanza, una comunità imbevuta di arte, cresciuta in mezzo ad un patrimonio di impareggiabile valore, un’iniziativa che chiede di aprire le porte della nostra città ai rifugiati, ad ogni livello, perché trovino accoglienza e solidarietà come risposta alla barbarie, e che prosegua la tradizione ormai consolidata della nostra regione.
Un’iniziativa che richiederà sforzi particolari da parte dell’amministrazione per rendere coordinate e più incisive le azioni individuali, andando a cercare fondi e idee, offrendo una regia a livello cittadino, anche coinvolgendo i turisti. Crediamo infatti che sarebbe giusto chiedere, a chi viene a visitare il nostro patrimonio, di contribuire allo sforzo della città, alla risposta che una città d’arte dà alla barbarie. L’iniziativa dunque includerà una campagna di crowdfounding, aperta in particolare ai turisti ma non solo, per sostenere i nostri sforzi.
Infine, Firenze dovrebbe farsi promotrice a livello internazionale, cercando di coinvolgere altre città d’arte in Europa, perché mettano in pratica la stessa campagna in maniera coordinata.
Ci auguriamo che il sindaco voglia far sua questa proposta, approfittando anche del contesto favorevole degli eventi che interesseranno la città di Firenze nel novembre 2015, e ci rendiamo disponibili sin d’ora per dare il nostro contributo per realizzare la proposta.
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