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Sunday, 14 September 2014 - 00:50
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Dal 14 al 16 settembre

Allo Spazio Alfieri il Florence Israeli Film Festival

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Dal 14 al 16 settembre allo Spazio Alfieri, Firenze ospiterà per la prima volta il Florence Israeli Film Festival, festival internazionale del cinema israeliano.

In programma cinque film in versione originale con i sottotitoli in italiano, che sono una selezione delle migliori pellicole del cinema d’autore israeliano presentate al Pitigliani Kolno’a Festival di Roma.

Il Florence Israeli Film Festival è stato ideato e organizzato dalla Comunità Ebraica di Firenze in collaborazione con Pitigliani Kolno’a Festival di Roma e con Quelli della Compagnia della Fondazione Sistema Toscana.

La visione dei film è gratuita e le proiezioni saranno precedute dall’introduzione del responsabile culturale de L’Espresso Wlodek Goldkorn, della giornalista Hulda Liberanome, dell’antropologo Ugo Caffaz, del vicepresidente Fondazione Beni culturali ebraici italiani Renzo Funaro e della Presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli.

 

Con il Florence Israeli Film Festival la Comunità Ebraica di Firenze vuole far conoscere al grande pubblico i maggiori temi trattati dai registi israeliani.

“Questa è una sorta di ‘numero zero’ di un’iniziativa che vorremmo diventasse un appuntamento annuale nella città di Firenze e che contribuisse così ad arricchire il già ricco panorama di eventi cinematografici presente in città - ha detto Giuseppe Burschtein, organizzatore del Florence Israeli Film Festival -. Il Cinema israeliano è molto attivo e ricco di produzioni che si muovono all’interno di un ampio movimento artistico-culturale e l’idea è quella di proporre al pubblico fiorentino alcune delle migliori pellicole che non sempre trovano una distribuzione”.

 

Il festival è sostenuto da Pampaloni - Argentieri dal 1902.

E’ sponsorizzato da Frankenstein – Progetti di vita digitale, dall’editore EdiToscana e dall’Hotel Liana di Firenze.

Nel corso del festival sarà possibile fare un apericena realizzato da Zazie dans le bistrò a cura di Ruth’s kosher restaurant.

 

Il programma del festival è consultabile sul sito www.florenceisraelifilmfestival.com

 

 

Di seguito gli appuntamenti con le schede dei film in programmazione

 

Domenica 14 settembre ore 21:30

Introduce Sara Cividalli

 

Footnote di Joseph Cedar

(Israele 2011 – 105’)

 

Gli Shkolnik, padre e figlio, sono entrambi rinomati filologi e studiosi del Talmud: solo che al genitore sono sempre mancati i riconoscimenti ufficiali, accademici e pubblici, che al figlio invece vengono tributati numerosi. E questo, ad un uomo anziano che si è sempre sentito ostracizzato e depredato dei suoi meriti, un uomo testardo e intrattabile, questo proprio non va giù. E che deve fare allora il figlio quando gli viene comunicato che il più

importante riconoscimento israeliano nel mondo della cultura che finalmente il padre sembra aver ottenuto era in realtà destinato a lui e che l’omonimia ha generato un errore?

 

Lunedì 15 settembre ore 19:30

Introduce Hulda Libaranome

 

Yes, Miss Commander di Dan Setton, Itzik Lerner

(Israele 2009- 96’)

 

Havat Hashomer, una base militare sulle colline della Bassa Galilea. Ogni giorno arrivano alla base ragazzi provenienti dai bassifondi d’Israele, con problemi famigliari, economici, di droga o con la fedina penale sporca. Ad accoglierli una schiera di donne comandante che hanno un’unica missione: trasformare questi “cattivi ragazzi” in ottimi soldati. Tra il rigore dell’esercito e il coinvolgimento emotivo, le ragazze comandante si trovano ad affrontare situazioni difficili: a volte non bastano le flessioni per punire i disobbedienti, forse le parole, un gesto di comprensione possono fare molto di più.

 

 

Lunedì 15 settembre ore 22:30

Introduce Renzo Funaro

 

A Matter of Size di Sharon Maymon, Erez Tadmor

(Israele 2009 – 90’)

 

Un gruppo di persone obese della città israeliana di Ramla prova a fare i conti con un regime di dieta molto rigido, ma ogni tentativo è vano. Uno tra loro, Herzl, inizia a lavorare come lava piatti in un ristorante giapponese dove viene in contatto con il mondo del Sumo, attraverso Kitano, il manager del ristorante. Così Herzl convince Kitano, che ne è stato maestro, ad iniziarlo alla lotta giapponese e pian piano riesce a coinvolgere tutti i suoi

amici con gli stessi problemi di “taglia forte”. Attraverso il Sumo questo gruppo di persone riesce a vivere finalmente in armonia con il proprio corpo e presto scoprirà che per accettare se stessi non serve la lotta giapponese.

 

 

Martedì 16 settembre ore 19:30

Introduce Wlodek Goldkorn

 

Aviva My Love di Shemi Zarhin

(Israele 2006-107’)

 

Aviva è impiegata nelle cucine di un grande albergo a Tiberiade, ma il suo sogno è di diventare una scrittrice a tutti gli effetti. Ha un marito disoccupato, tre figli problematici, una madre affetta da disturbi psichici e una sorella – donna dotata di un gran senso dell’umorismo e anch’essa con desideri d’evasione. Grazie all’incoraggiamento e l’appoggio della sorella, Aviva incontra Oded, un noto scrittore, che le promette di farla diventare una vera scrittrice. Tuttavia il sogno non tarda a trasformarsi in un incubo e Aviva si troverà a fare i conti con la sua vita, scoprendo però così anche la sua voce

interiore e guadagnandosi la sua indipendenza.

 

 

Martedì 16 settembre ore 22:30

Introduce Ugo Caffaz

 

Big Eyes di Uri Zohar

(Israele 1974 – 75’)

 

Tel Aviv anni ’70. Benny Furman è un allenatore di basket, diviso tra gli impegni familiari con un figlio, una moglie e l’attrazione smodata per le donne. Yossi è un giocatore di basket ed è molto amico di Benny. L’accostamento tra questi due caratteri mette in luce l’immaturità di Benny, che è abituato ad usare le persone e a non dire quasi mai la verità. Ma prima o poi l’allenatore deve fare i conti con la realtà.

 

 

 

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