Si è concluso da poche ore il XXII° "volo della solidarietà" organizzato dal Coordinamento Toscano.
Tra i vari progetti ed iniziative che la delegazione ha avuto modo di sviluppare e realizzare nei giorni di soggiorno nei campi profughi di Tindouf, anche la nuova proposta del ciclonauta-ambasciatore di Pace di Firenze, Marco Banchelli.
E' infatti regolarmente nato il Viola Club SAHARAWI, un evento che in questa Vigilia di Natale pare assumere un valore particolare ed un augurio di amore e speranza per tutti e che magicamente viene ad unire il deserto alle più alte montagne dell'Himalaya.
Già durante le prossime festività dovrebbe tenersi la prima riunione che stabilirà cariche e programmi, ma sicuramente fin da subito, nel proseguimento dello stesso primario obiettivo del Viola Club Kathmandu, come dei valori più nobili ed universali dello sport, una cartolina arriva e torna a testimoniare di una possibile strada da percorrere per tentare di migliorare il futuro del Popolo Saharawi come di tutti: la passione per il calcio, come per la bicicletta e lo sport in genere, quali strumenti per avvicinare al dialogo ed alla pace.
Ed un emozionato Banchelli ha voluto dedicare questa nascita proprio a Nelson Mandela ed a come ha vissuto lo Sport da praticante, da recluso e da leader politico: "che da questa terra senza dimensione e senza confini anche lo sport possa portare ora e in futuro il suo messaggio per un mondo senza guerre e per la Pace e la Libertà".
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