Riceviamo e pubblichiamo l'articolo di Rudy Caparrini.
E’ innegabile che la Leopolda 2 ha avuto un grande successo, sia dal punto di vista mediatico sia come contenuti. Senza dubbio, la tre giorni fiorentina ha rappresentato il più importante evento del panorama politico italiano di questi ultimi tempi, non solo del fine settimana appena concluso. Matteo Renzi è ora ufficialmente assurto a protagonista di primo piano della scena politica a livello nazionale. Preso atto del successo di questa convention, si deve adesso valutarne le conseguenze di tale evento. Partendo dal presupposto che nel Partito Democratico è nato un nuovo gruppo di dimensioni non trascurabili, si deve adesso capire se la Leopolda ha sancito la nascita di una corrente o di una fazione. I protagonisti emersi dalla tre giorni fiorentina (Zingales, Nesi, Baricco, Chiamparino, Parisi, Richetti, Faraone) potranno essere definiti “Leopoldini” o “Renziani”? La scelta del nome con cui classificare il neonato gruppo non è un dettaglio di poco conto, poiché ci svelerà se è nata una corrente fondata su tematiche e contenuti oppure se si tratta dell’ennesima fazione facente a capo una persona (Dalemiani, Veltroniani, Rutelliani). I prossimi mesi ci diranno se di questa convention si ricorderanno di più le proposte emerse dai vari interventi che si sono susseguiti, oppure se resteranno negli annali le sole dichiarazioni di Renzi in risposta a Bersani. Se nel PD la discussione verterà sulle proposte di Zingales, Parisi Chiamparino o Nesi, allora i contenuti avranno prevalso e si avrà il consolidamento della corrente dei “Leopoldini”. Se, invece, si continuerà nella sola polemica tra Renzi e Bersani, allora la Leopolda avrà dato origine alla fazione dei “Renziani”. Chi scrive sceglie di sbilanciarsi in un pronostico per dichiarare che la convention pare avere sancito la nascita della corrente dei “Leopoldini”. Scelgo di dare fiducia alle dichiarazioni del “leader” Renzi, che ha detto di volere “candidare le idee” prima ancora delle persone. Aggiungo di considerare ciò un fatto positivo poiché, per per la prima volta, nasce un gruppo in seno al PD che si distingue per i contenuti e non per la fedeltà (o meglio l’obbedienza) a un leader o a un altro. Vorrei concludere con un appello al sindaco Renzi, fondatore della neonata corrente: non tema che farsi etichettare come “Leopoldini” possa essere inteso in senso dispregiativo perché evoca accostamenti con la corrente democristiana denominata dei “Dorotei” (così chiamata perché nacque a seguito di una riunione dei leader DC tenutasi il 14 marzo 1959 nel convento di Santa Dorotea a Roma) . Fra i fondatori dei Dorotei vi erano personalità di spicco come Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani ed Antonio Segni. Non sarebbe poi male emularne le gesta..
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency