Un’analisi approfondita del settore su cui si sta sviluppando la “Cittadella Congressuale” di Firenze, vera unicità nel panorama nazionale per la posizione centrale, ad un passo dal terminal ferroviario.
Si è svolto a Villa Poggi, “L’Osservatorio provinciale sul turismo congressuale”, che ha visto la presenza dell’Assessore al Turismo della Provincia di Firenze, Giacomo Billi, del Direttore dell’Area di Coordinamento Turismo e Commercio della Regione Toscana, Paolo Bongini, del Direttore del Centro Studi Turistici, Alessandro Tortelli, e del Direttore del Firenze Convention Bureau, Carlotta Ferrari.
“Il congressuale rappresenta quasi il 15% del totale dei pernottamenti – sottolinea l’Assessore provinciale Billi – ed, economicamente, pensiamo possa rappresentare circa il 20% del totale, visto che la spesa media procapite di un turista congressuale è solitamente più elevata rispetto al resto dei flussi. La velocità della rilevazione è perciò fondamentale per la programmazione degli eventi sugli anni successivi, per questo andremo a monitorare l’andamento del settore con una cadenza quadrimestrale, in modo da fornire dati sempre più precisi”.
Il sistema congressuale provinciale, nel 2010, ha ospitato 5.700 incontri e oltre 850 mila congressisti, per un totale di oltre 1,4 milioni di pernottamenti (pari al 15% circa del turismo fiorentino). L’attività congressuale riporta quindi risultati globalmente positivi anche se emergono alcuni elementi di criticità. Considerato che Firenze è una delle mete più ricercate a livello mondiale, i congressi internazionali sono stati solo il 10%, a fronte del 37% di eventi a carattere nazionale e del 17% di valenza regionale, mentre gli eventi locali hanno rappresentato circa il 30% della quota di mercato, che si caratterizzano prevalentemente per la breve durata. In base alla distinzione tipologica degli incontri, si stima che i congressi realizzati nel 2010 siano stati il 3,6% del totale, a differenza dei convegni che si sono attestati al 15,6%. Decisamente più consistente la quota dei micro-eventi (seminari, convention, incentive, ecc.) che complessivamente dovrebbe attestarsi al 68% circa del totale. Per la città di Firenze e il resto della provincia, nel 2010 i meeting aziendali hanno rappresentato oltre la metà della domanda congressuale, promuovendo il 51% degli incontri totali. Abbastanza contenuta, invece, la quota di eventi promossi da enti pubblici, partiti e sindacati, mentre la domanda dell’associazionismo è stata pari al 18,8%.