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venerdì, 03 giugno 2011 - 14:32
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Cittadella congressuale

Il 15% del turismo fiorentino è congressuale

Presentati i dati, il peso economico è del 20%
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Un’analisi approfondita del settore su cui si sta sviluppando la “Cittadella Congressuale” di Firenze, vera unicità nel panorama nazionale per la posizione centrale, ad un passo dal terminal ferroviario.

Si è svolto a Villa Poggi, “L’Osservatorio provinciale sul turismo congressuale”, che ha visto la presenza dell’Assessore al Turismo della Provincia di Firenze, Giacomo Billi, del Direttore dell’Area di Coordinamento Turismo e Commercio della Regione Toscana, Paolo Bongini, del Direttore del Centro Studi Turistici, Alessandro Tortelli, e del Direttore del Firenze Convention Bureau, Carlotta Ferrari.
“Il congressuale rappresenta quasi il 15% del totale dei pernottamenti – sottolinea l’Assessore provinciale Billi – ed, economicamente, pensiamo possa rappresentare circa il 20% del totale, visto che la spesa media procapite di un turista congressuale è solitamente più elevata rispetto al resto dei flussi. La velocità della rilevazione è perciò fondamentale per la programmazione degli eventi sugli anni successivi, per questo andremo a monitorare l’andamento del settore con una cadenza quadrimestrale, in modo da fornire dati sempre più precisi”.
Il sistema congressuale provinciale, nel 2010, ha ospitato 5.700 incontri e oltre 850 mila congressisti, per un totale di oltre 1,4 milioni di pernottamenti (pari al 15% circa del turismo fiorentino). L’attività congressuale riporta quindi risultati globalmente positivi anche se emergono alcuni elementi di criticità. Considerato che Firenze è una delle mete più ricercate a livello mondiale, i congressi internazionali sono stati solo il 10%, a fronte del 37% di eventi a carattere nazionale e del 17% di valenza regionale, mentre gli eventi locali hanno rappresentato circa il 30% della quota di mercato, che si caratterizzano prevalentemente per la breve durata. In base alla distinzione tipologica degli incontri, si stima che i congressi realizzati nel 2010 siano stati il 3,6% del totale, a differenza dei convegni che si sono attestati al 15,6%. Decisamente più consistente la quota dei micro-eventi (seminari, convention, incentive, ecc.) che complessivamente dovrebbe attestarsi al 68% circa del totale. Per la città di Firenze e il resto della provincia, nel 2010 i meeting aziendali hanno rappresentato oltre la metà della domanda congressuale, promuovendo il 51% degli incontri totali. Abbastanza contenuta, invece, la quota di eventi promossi da enti pubblici, partiti e sindacati, mentre la domanda dell’associazionismo è stata pari al 18,8%.

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