Ecco le principali dichiarazioni di sinisa Mihajlovic nell'odierna conferenza stampa alla vigilia dell'incontro Fiorentina – Catania che domani sera alle 18 si giocherà all'Artemio Franchi di Firenze. Un solo risultato a disposizione per i Viola: la vittoria.
Se non arrivassero i tre punti, a prescindere dalle dichiarazioni dei giocatori che in queste settimane hanno dato pieno sostegno al tecnico serbo, la panchina sarebbe in pericolo e la contestazione della città tornerebbe ai livelli dello scorso inverno.
“L'unità dello spogliatoio? - Sicuramente mi fa piacere che la squadra sia con me, ma io sono sempre quello che è responsabile di quello che succede in campo, se la squadra non si esprime a certi livelli e non mette in pratica i miei dettami è colpa mia. Gilardino è tutta la settimana che si allena con noi e domani lo porto in panchina, speriamo, però, di non doverlo utilizzare, ancora non è al 100%. Il fatto che Gila abbia forzato i tempi per recuperare, fa capire il legame che ha con la squadra”.
“Le critiche? - Non sono una cosa positiva dopo cinque giornate, mi sono accorto che quando la Fiorentina vince si sente dire che è perché incontra un avversario scarso...io penso che l'unica partita giocata male sia stata quella di Udine e perciò queste critiche le ritengo eccessive, ma Firenze è una piazza calda e quando uno arriva qua deve prendersi tutto il pacchetto”.
“Stiamo cercando di migliorare la fase offensiva – prosegue – ci sono pochi inserimenti dei centrocampisti. Bisogna migliorare come mentalità e gioco, ma sono convinto che già da domani vedremo dei progressi. Jovetic e Cerci sono due giocatori che fanno la differenza, ma non dobbiamo affidarci solo a loro due per risolvere le partite, bisogna che siano supportati dai centrocampisti”.
“Montolivo? - Abbiamo parlato, ma non ha fatto così male per ricevere tutte queste critiche, ci sono gli alti e bassi, nessun giocatore fa trenta partite al massimo delle sue possibilità”.
“Silva? - Un giocatore che deve lavorare in funzione della squadra ed a Cesena ha aiutato tanto la Fiorentina. Deve stare più centrale e non venire sempre incontro, ma cercare anche la palla in profondità, abbiamo lavorato su questi aspetti e domani si potranno già vedere i frutti. Il gol arriverà, chi è abituato a segnare lo fa sempre”.
“Il mio esonero? - Io mi sento sempre in discussione, sia come giocatore che come allenatore, ma ho visto che anche i dirigenti in settimana mi hanno dimostrato sostegno e questo mi fa piacere”.
“Stasera non andiamo in ritiro perché dopo l'allenamento ceniamo e poi ognuno va a casa. Giocando alle 18 si finisce di cenare (dopo la partita) alle una e poi è facile fare tardi, così ho deciso di andare in ritiro dopo lo scontro col Catania, penso che avendo la partita di martedì con la Juve sia la cosa più giusta da fare, in questo modo sarà più facile recuperare le energie. Fosse per me toglierei il ritiro, ma in Italia non è possibile, sennò partono subito le critiche se la squadra non ottiene risultati”.
“La partita di domani? - Domani sarà una partita delicata, incontriamo una squadra col morale a mille, a Firenze non avranno nulla da perdere, gli isolani sono compatti e difendono bene”.
“La Fiorentina – conclude – con Catania e Genoa sosterrà la campagna Every One con una raccolta fondi in favore di Save the Children”.
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