La Regione Toscana ricorrera' al Tar contro il decreto dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata, Agenzia che ha destinato alla vendita attraverso una gara ad evidenza pubblica i beni dell'Azienda di Suvignano, una imponente tenuta nel territorio di Monteroni d'Arbia, confiscarta definitivamente alla mafia nel 2007. ''Il decreto - afferma il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che da tempo segue personalmente questa complessa vicenda - presenta secondo i nostri uffici profili di illegittimita' che ci spingono a intraprendere questa strada''. Il presidente della Toscana si dice, infatti, ''pienamente convinto che il progetto organico di gestione a suo tempo presentato dalla Regione, insieme agli enti locali interessati, abbia tutte le carte in regola: consentirebbe di creare nuova occupazione, soprattutto lavoro per i giovani, avvierebbe un riutilizzo e una valorizzazione completa dell'Azienda di Suvignano, sia sotto il profilo dell'attivita' agricola sia dal punto di vista sociale. Sarebbe - conclude Rossi - un vero schiaffo alla mafia, come hanno dette bene i rappresentanti di Libera e di altre associazioni con cui abbiamo condiviso il progetto. Sarebbe davvero imperdonabile se questo bene confiscato cadesse nuovamente nelle mani sbagliate''.
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