Di seguito il programma degli appuntamenti di marzo 2017 al Museo Novecento di Firenze.
Sabato 4 marzo
VISIONI DAL NORD. VISITE E INCONTRI.
ore 11.00, ore 12.00 e ore 15.30
Visite guidate del curatore della mostra Eero Epner in lingua inglese su prenotazione
Ingresso libero fino ad esaurimento posti con biglietto ingresso mostra. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
Info e prenotazioni: segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it
ore 16.30
Visioni del Sud. L’Italia nella cultura estone del primo Novecento
Lecture di Daniele Monticelli
Il Novecento si apre in Estonia all’insegna del rinnovamento linguistico, letterario ed artistico. In questo clima di fervore culturale l’Italia diventa un fondamentale punto di riferimento per la giovane generazione dei modernisti estoni. Attraverso un’analisi dei diari di viaggio di artisti e scrittori estoni in Italia e dell’attività di traduzione e ricezione della letteratura italiana nell’Estonia del tempo, la conferenza cercherà di evidenziare alcuni aspetti interessanti e problematici della fascinazione estone per il Bel Paese.
Daniele Monticelli, semiotico e filosofo, lavora come professore all’Università di Tallinn (Estonia), dove dirige il Dipartimento di Studi Europei. Ha pubblicato molti saggi in diverse lingue nel campo dell’analisi letteraria e della teoria della traduzione, della filosofia politica e della semiotica. È autore di traduzioni letterarie e saggistiche dall’estone in italiano.
MÄGI. Passacaglia baltica
Lecture di Arnaldo Colasanti
Konrad Mägi è l’Estonia che entra in Europa con la propria fedeltà a se stessa. Mägi è il segno di un’Europa mediterranea e continentale che ha più bisogno di quei sogni baltici, perché in quei sogni, in quelle immagini di blu profondi e rossi ghiacciati dal cristallo purpureo, possono guarire le aspre astrattezze e ideologie che, dal totalitarismo fino ad oggi, hanno ammalato il paese Europa. Scorre una pace mai rassegnata e viva nelle grandi visioni naturali di Mägi.
Arnaldo Colasanti, scrittore e critico letterario, è condirettore della rivista "Nuovi Argomenti". Del 2017 è il romanzo La Magnifica (Fazi editore).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
Lunedì 6 marzo ore 18.00
La memoria di un luogo: marzo 1944, arresti e deportazione
Introduzione di Camilla Brunelli e Moreno Cipriani
Lettura teatrale di testimonianze di alcuni sopravvissuti ai lager, a cura di Teatro D’Almaviva
In collaborazione con Museo della Deportazione di Prato - Regione Toscana - ANED Toscana –ISRT
In seguito allo sciopero generale dei primi di marzo 1944 indetto dal CLN in tutta l’Italia centro-settentrionale, un numero ingente di persone, uomini e donne, arrestate dai militi della Repubblica Sociale Italiana in città ed in provincia (in particolare nel Pratese e nell’Empolese) furono rinchiuse negli spazi delle Ex-Scuole Leopoldine, registrate e interrogate dai nazifascisti. Le donne furono tutte rilasciate mentre 338 uomini portati alla stazione ferroviaria poco distante e avviati, con il trasporto dell’8 marzo 1944, alla deportazione nel lager nazista di Mauthausen e nei suoi sottocampi. Sopravvissero in 64, cioè il 19%.
Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere al pubblico interessato un “luogo di memoria” di Firenze poco noto come tale, che ha potuto contare, fino ad oggi, su una piccola targa posta sulla parete interna del loggiato la quale, mentre rende il giusto omaggio alle vittime, non spiega a sufficienza il luogo e cosa avvenne al suo interno. Sui libri di storia locale poco è pubblicato sull’argomento, ma molto si trova nella memorialistica e in particolare all’interno del corpus di interviste ai sopravvissuti fatte da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80 in collaborazione con l’ANED che, per l’occasione, saranno utilizzate per una lettura-spettacolo dagli attori del Teatro D’Almaviva.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
Si consiglia la prenotazione: segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it
Mercoledì 15 marzo ore 17.30
“Westuff” 1984-1987: moda, arte, spettacolo nella Firenze underground
Intervengono Bruno Casini, Ilaria Cicali, Maria Luisa Frisa, Giorgia Marotta
Il progetto editoriale “Westuff” nasce a Firenze nel dicembre del 1984, dall’incontro di Bruno Casini, Stefano Tonchi e Maria Luisa Frisa, nel momento in cui la città è animata da un grande fermento culturale e giovanile. “Westuff” si propone di guardare da un osservatorio privilegiato, come poteva essere la Firenze di quegli anni, alla scena artistica italiana e internazionale, riunendo al suo interno arte, moda, musica e teatro, con uno sguardo rivolto verso le grandi capitali, quali Londra, Parigi, New York. Ne risulta una rivista capace di cogliere le situazioni artistiche e creative più nascoste, ma anche di riflettere fenomeni di larga portata quale l’affermarsi della moda come potente sistema di comunicazione.
Attraverso un dialogo con Bruno Casini e Maria Luisa Frisa, Ilaria Cicali e Giorgia Marotta ripercorreranno la storia della rivista e il suo ruolo all’interno della scena culturale del tempo.
Bruno Casini si occupa di comunicazione e promozione culturale ed è specializzato in ricerche e studi sulle culture giovanili in Italia. A partire dagli anni ’80 partecipa a progetti teatrali e musicali e collabora con radio e riviste del settore. E’ stato tra i fondatori della rivista “Westuff”. Per diversi anni ha curato l’Independent Music Meeting, ha fatto parte della direzione artistica del festival Fabbrica Europa e della giuria del Premio Ciampi e ha diretto l’On the Road Festival a Pelago. Ha curato insieme ad Ernesto De Pascale e Giancarlo Cauteruccio la mostra sul ventennale del Tenax alla Stazione Leopolda di Firenze nel 2002. Ha scritto per le pagine culturali toscane di “Il Manifesto”. Ha pubblicato numerosi volumi sulla scena artistica e musicale fiorentina con particolare attenzione al periodo dagli anni Ottanta in avanti. Insegna Comunicazione presso l’Istituto Arte e Restauro di Firenze. Dal 2006 segue la Direzione Artistica del Florence Queer Festival.
Ilaria Cicali, dottore di ricerca in storia dell’arte, ha discusso la sua tesi dottorale “Alexander Archipenko, un artista nel contesto della scultura contemporanea” nel 2013 (Università di Firenze/ Université de Paris Ouest Nanterre). Autrice di saggi e testi critici riguardanti l’arte del ‘900, in particolare la scultura, ha partecipato a numerosi convegni internazionali e cataloghi d’esposizione.
Dopo un semestre di ricerca post-dottorale presso il Center for Italian Modern Art di New York (gennaio-luglio 2015), lavora attualmente a Firenze nell’ambito della mediazione culturale e come docente di storia dell’arte contemporanea.
Maria Luisa Frisa è professore ordinario presso Università Iuav di Venezia, dove dal 2005 dirige il corso di laurea triennale in Design della moda e Arti Multimediali. Critico e curatore, dirige per Marsilio Editori la collana Mode dedicata alle idee e alle figure della moda. Cofondatrice della rivista indipendente Westuff (1983-87), è da sempre interessata alla complessità dell’immaginario contemporaneo e ai continui sconfinamenti tra arte, moda, design e comunicazione. Ha curato numerose mostre e i rispettivi cataloghi. Il suo ultimo libro: Le forme della moda (Il Mulino, 2015). Il suo ultimo progetto: la mostra e il libro Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 (Roma, MAXXI, novembre 2014-maggio 2015; Bruxelles, BOZAR, giugno-settembre 2015; Monza, Villa Reale, settembre 2015-gennaio 2016; Fort Lauderdale, NSU Art Museum, febbraio-giugno 2016). Nel 2016 ha curato il libro Desire and Discipline: Designing Fashion at Iuav (Marsilio), che celebra il decimo anniversario dei corsi di laurea in moda allo Iuav.
Giorgia Marotta, storica dell’arte, si specializza all’Università degli Studi di Siena con una tesi dal titolo: “Le relazioni europee di Numero (1949-1953)”. Partecipa al progetto di ricerca FIRB (2009- 2011) per la Scuola Normale Superiore di Pisa e nel 2013 viene selezionata per il progetto europeo “The European correspondence to Jacob Burckhardt” per svolgere la ricerca presso la Bibliotèque National de France di Parigi. Ha partecipato a convegni di approfondimento su tematiche dell’arte contemporanea e collaborato con diverse manifestazioni d’arte contemporanea tra cui TusciaElecta Arte Contemporanea nel Chianti e Lo Schermo dell’arte Film Festival. Ha pubblicato saggi sull’arte e la critica del ‘900 per numerosi cataloghi di esposizione.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
Mercoledì 29 marzo ore 17.30
Liliana Poli. Vita meravigliosa
Intervengono: Ennio Bazzoni, Elisabetta Benvenuti, Daniele Lombardi, Cesare Orselli, Mario Sperenzi
La presentazione del libro, edito da Nardini Editore, sarà accompagnata dall’ascolto di video e musiche originali e da alcune performance dal vivo.
In occasione della pubblicazione della sua autobiografia edita da Nardini Editore, il Museo Novecento ricorda Liliana Poli, nota cantante, improvvisamente deceduta lo scorso anno.
Grande voce, grandissima intelligenza musicale, l’artista è stata protagonista di prime esecuzioni storiche documentate anche da numerose registrazioni che internet rende oggi meno difficile reperire. L’aggettivo che può descriverla meglio è “versatile”: dall’ascolto delle sue interpretazioni si può cogliere un’impostazione operistica, la più efficacemente tradizionale, che poi spazia nella musica del Novecento fino a particolarissime emissioni, in un caleidoscopio che mostra costantemente intatta una tecnica prodigiosa.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
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