Riceviamo e pubblichiamo i versi di uno studente dell'Università di Firenze scritti dopo il viaggio della memoria effettuato in treno. Il convoglio partì dal binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella, da dove nel 1943 furono ammassati su alcuni vagoni, per non fare più ritorno, circa 300 ebrei.
La visita al campo di concentramento di Majdanek, nei pressi di Lublino in Polonia, provoca nel giovane un sentimento di pietà verso migliaia di donne, uomini e bambini che hanno avuto un'unica colpa, quella di nascere.
Ricordo di Majdanek
Sento ancora l'odore del legno,
l'odore delle scarpe,
il freddo pungente.
E' vivo in me il ricordo dei capelli
che sembrano lana grezza.
la frusta di fil di ferro dà i brividi.
Nella mia mente passano uno a uno
i corpi scheletrici pieni di sofferenza.
nel cielo volteggiano centinaia di corvi
portando un triste presagio di morte.
La tristezza mi assale,
non vorrei ricordare. ma devo.
devo testimoniare.
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