"Un evento di lusso organizzato al teatro Goldoni, affittato per l'occasione dalla Fondazione del Maggio, ha fatto sì che sia stata chiusa improvvisamente via Santa Maria, con cartelli che riportano una ordinanza del 1999. E' una situazione insostenibile”.
Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, denuncia la vicenda creatasi tra piazza Santo Spirito e piazza Tasso. E spiega: “Fosse scoppiato un tubo dell'acqua o del gas avremmo capito l'urgenza, e non avremmo fatto caso al fatto che l'intervento non fosse proprio così perfetto, e nessuno si sarebbe sognato di far polemica ma visto che la motivazione è un'altra, non possiamo che esprimere tutto il nostro disappunto”.
"E non si sono accontentati della chiusura per due giorni – continua Grassi - ma hanno fatto diventare l'area una zona di sosta per le auto degli invitati. L'ennesimo scandalo della Firenze di Nardella. Chi può permettersi di pagare può ottenere tutto, a discapito della città e della popolazione residente”. Il capogruppo dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio aggiunge: “Quest'ultimi si sono trovati all'improvviso, senza alcun preavviso e senza ricevere informazioni, con una strada chiusa. Ebbene anche l'ambulanza che è arrivata sul posto per una chiamata ha dovuto sostare in coda alle macchine. Per fortuna sembra che non vi fosse una emergenza in codice rosso. Ma se così non fosse stato come avrebbero risposto coloro che hanno permesso la chiusura e la trasformazione in parcheggio di una strada del centro storico?"
"Non esiste nessun atto del Comune – conclude Grassi - almeno rintracciabile sulla rete civica, che abbia autorizzato la chiusura. Temiamo che qualcuno abbia davvero pensato che poi dopotutto, in cambio dei soldi lasciati a Firenze dall'evento, non era il caso di fare brutte figure.Come se le regole non valessero per tutti. Lunedì prossimo in Consiglio comunale chiederemo chiarimenti alla giunta e faremo luce su quanto accaduto".
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