Sono oltre 70 gli striscioni apparsi ed esposti da nord a sud dello stivale in merito all’iniziativa “TRASFERTE LIBERE”, a conferma di una forte unione e del sentimento comune da parte dei tifosi di tutta Italia nei confronti dei continui divieti di trasferta, e la repressione indiscriminata ad esso legati, e contro le assurde disposizioni della tessera del tifoso.
L’iniziativa, nata in rete grazie al passaparola e al cosiddetto tam tam telematico, prevedeva, nella corso della sola giornata di Domenica 14 Ottobre 2012, l’affissione in un punto strategico della propria città o l’esposizione nel corso della partita di campionato, di uno striscione con la semplice scritta “TRASFERTE LIBERE”. All’iniziativa hanno partecipato tantissime realtà di tutta Italia, e sono anche pervenuti, addirittura, striscioni di solidarietà dall’estero (Timosoara, in Romania). Nel corso della giornata, però, non sono di certo mancati gli episodi spiacevoli: a Fondi (LT), ad esempio, i tifosi dell’Aprilia sono stati minacciati di diffida affinché smettessero di esporre lo striscione; a Monopoli (BA) lo striscione affisso nel settore ospiti, desolatamente vuoto a causa del divieto di trasferta per i tifosi del Bisceglie, è stato rimosso dalle forze dell’ordine; a Sassari, i tifosi dell’Anziolavinio si sono visti negare l’ingresso nello stadio e sono stati minacciati di diffida a causa dello striscione; a Pagani (SA) uno degli striscioni è stato sequestrato dalle forze dell’ordine all’ingresso della curva. (fonte: dallapartedeltorto.tk)
Nella foto: lo striscione firmato "Curva Fiesole 1926".
Dalla introduzione della contestatissima "Tessera del Tifoso", infatti, per i tifosi che hanno scelto di non sottoscrivere la suddetta, la quasi totalità delle trasferte è negata, poiché, spesso, l'acquisto dei biglietti del "settore ospiti" è riservato ai titolari della TDT. Forse sarebbe meglio togliere tutti questi balzelli limitativi che sono stati introdotti negli ultimi anni. Striscioni, tamburi e fumogeni, ad esempio, se usati correttamente, fanno parte del bello del calcio (e del seguire le partite sugli spalti, anziché sul divano, aggiungiamo). Colpire chi realmente delinque sarebbe la soluzione più opportuna. Le tessere facciamole per raccogliere i punti al supermercato. (D.M.).
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