“È un primo passo verso la verità e la giustizia per Riccardo”. Ha commentato così, Andrea Magherini, fratello di Riccardo, il 40 enne morto dopo l'arresto la notte tra il 2 e 3 marzo in Borgo San Frediano a Firenze, l'iscrizione del registro degli indagati dei 4 carabinieri e dei 5 sanitari, intervenuti sul posto.
“Ora diventa finalmente un procedimento normale anche per coloro che noi riteniamo responsabili della morte di Riccardo – ha aggiunto il legale della famiglia Fabio Anselmo -. Potranno così difendersi e partecipare al procedimento. Abbiamo seri dubbi sugli accertamenti peritali effettuati fino ad oggi – ha spiegato Anselmo a proposito di una possibile nuova autopsia che potrebbe essere decisa dopo il sequestro della salma di Riccardo disposto dalla procura fiorentina - e soprattutto, secondo noi, ci sono pesanti elementi per escludere che Riccardo sia morto da solo”.
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