Fiorentina: "Gilardino e Frey non hanno futuro in maglia Viola"

Il maxi scambio si muove e prende forma. Lentamente, ma si muove. Nessun summit ma telefonate che si incrociano e segnali che inducono all’ottimismo. Sia chiaro: non è un’operazione facile da imbastire, serve tempo anche perché sul tavolo ci sono cinque giocatori non certo di secondo piano. A cominciare da Sébastien Frey e Alberto Gilardino. Che hanno capito di non avere futuro in maglia viola e quindi si stanno guardando intorno, pronti a cogliere l’occasione migliore.

E perché non potrebbe essere il Genoa, che garantirebbe loro posto da titolare e un nuovo palcoscenico? Entrambi hanno ingaggi molto elevati, che però possono essere “spalmati” su contratti più lunghi da sottoscrivere in rossoblù. Quello di Gilardino scade nel 2013, esattamente come quello di Frey. Con il francese c’è già un accordo sulla parola, con proposta di contratto triennale. Ancora da imbastire il discorso per Gilardino, che ieri ha festeggiato il 29esimo compleanno e ha recentemente inaugurato il suo nuovo sito internet, curato dalla Barabino and Partners. «Se resto alla Fiorentina al 100%? Inutile fare dichiarazioni e illudere i tifosi. Ripeto, qui sto benissimo, vediamo. Eventualmente preferirei rimanere in Italia visto che è l’anno degli Europei, per l’estero c’è tempo», ha detto l’attaccante della Nazionale. Parole che in qualche modo avvicinano Gilardino alla soluzione Genoa e allontanano sirene in arrivo dall’estero, come quella del Valencia.

Dall’altra parte ci sono tre giocatori, come Robert Acquafresca, Miguel Veloso e Houssine Kharja, che piacciono parecchio alla Fiorentina. Piace in modo particolare il portoghese, che Corvino ebbe modo di apprezzare durante il doppio confronto di Champions tra la Viola e lo Sporting Lisbona. Doveva sbarcare a Firenze un paio di anni fa, poi non se ne fece nulla. L’estate scorsa Veloso è arrivato al Genoa e la sua prima stagione è stata molto deludente. Ha rifiutato una ricca offerta del Galatasaray e continua a ribadire la volontà di rimanere in rossoblù: per cercare riscatto e dimostrare di non essere quello della prima annata italiana. È convinto di poter rendere al meglio nel centrocampo a tre che Malesani vuole proporre e così non vuole per ora sentir parlare di cessione.

fonte: Il Secolo XIX