"Sul taglio dei pini di piazza Stazione bisogna fare chiarezza: gli alberi sono tutti malati e instabili, così da essere tutti e 20 abbattuti, oppure danno noia al cantiere della tramvia in costruzione?
E se l'assessore all'ambiente non risponde alla mia interrogazione urgente, già scaduta, allora ne presento una seconda per fare trasparenza anche sulla procedura amministrativa, mentre in parallelo inoltro la richiesta di accesso alle VTA dei singoli alberi, anche se tutto ciò non basterà ad evitare l'abbattimento generalizzato dei pini della Stazione, preannunciato dall'amministrazione per domani, mercoledì 23 agosto". Lo afferma Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, preoccupata dal super attivismo estivo del Comune di Firenze nell'abbattimento di quasi 300 alberi e preannuncia la presentazione a breve di numerose interrogazioni e accessi agli atti, a partire da quelli riguardanti viale Corsica. "Con la prima interrogazione del 10 agosto sui pini di piazza Stazione - spiega la consigliera - avevo chiesto in particolare quale fosse lo stato di salute dei 20 alberi e se fosse giustificato il taglio di tutti e 20, visto che molti non sembrano malati e a rischio di caduta, senza grossi problemi con le radici ai marciapiedi - sottolinea Amato - e sarebbe inaccettabile tagliare alberi sani e stabili". La consigliera pone anche un problema procedurale e di trasparenza. "In quale classe di stabilità sono stati inseriti i 20 pini, così da motivarne il taglio totale? - chiede Amato con la seconda interrogazione, e ancora: "è stato pubblicato l'avviso per 30 giorni all'albo pretorio comunale, per informare i cittadini dell’abbattimento e per le eventuali osservazioni degli stessi cittadini? Quando è stato approvato il progetto esecutivo sull'abbattimento e la ripiantumazione? E chi effettua l'abbattimento dei pini e con quali costi?" E Amato conclude con l'ultima domanda: "I 20 pini creano disturbo al cantiere della tramvia e al futuro assetto della piazza?".
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